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Lavoro, Accoto: "Imprenditori marchigiani creino sinergie con servizi pubblici. Basta cercare scuse incolpando il RdC"

Negli ultimi giorni imprenditori e aziende artigiane marchigiane si stanno affannando a ribadire a mezzo stampa un concetto che stride clamorosamente per come viene costruito. La base di partenza del sillogismo è la mancanza di operai e manodopera qualificata. La motivazione però è sempre la stessa; il reddito di cittadinanza non ha funzionato.

Innanzitutto ribadisco che il Reddito ha funzionato benissimo come scudo per difendere oltre 3 milioni e mezzo di italiani dall’indigenza e ha sicure e consolidate potenzialità per collegare tanti al mondo del lavoro. Ciò che non ha funzionato sono le politiche attive del lavoro e il raccordo con i Centri per l’impiego. C’è un disallineamento tra la richiesta di manodopera specializzata e l’organizzazione dei corsi formativi. Nei CPI anche adesso ci sono decine di migliaia di persone che si offrono per lavorare ma necessitano di percorsi di riqualificazione di rapida attivazione e focalizzati sulle richieste di lavoro.

Pongo allora alcune domande agli imprenditori marchigiani: si sono confrontati con la Regione per chiedere percorsi formativi specifici e adatti alle loro esigenze? Sono passati per i Centri per l’impiego per trovare le professionalità di cui hanno bisogno, selezionabili tra i profili che gli verrebbero proposti? Solo con due risposte affermative a queste domande ci si potrebbe lamentare di qualcosa. Ricordo che il Patto per il Lavoro, sottoscritto da circa un terzo dei percettori di Reddito di Cittadinanza, prevede la registrazione di ogni eventuale rifiuto; se però si cercano lavoratori con il passaparola il sistema salta totalmente.

Per il futuro è necessario creare sinergie tra i servizi pubblici per il lavoro e le aziende del territorio. Da parte mia voglio esprimere agli imprenditori locali la disponibilità per un confronto costruttivo su questi temi. Il mercato del lavoro è fatto di domanda e offerta e sono convinta che di fronte a percorsi lavorativi di crescita stabili, correttamente retribuiti e sui quali costruire un percorso di vita, nessun ragazzo si tirerebbe indietro.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


Rossella Accoto Sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche Sociali