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Via libera alle legge contro le mine antinuomo: prima firmataria è stata la senatrice Silvana Amati

Dopo dodici anni da quando è stato depositato il testo, arriva il via libera definitivo alla legge contro le mine antiuomo. La Camera dei deputati ha approvato giovedì all'unanimità, con 383 voti a favore, la legge che mette fine al finanziamento delle imprese produttrici delle micidiali mine antiuomo, di munizioni e submunizioni a grappolo.

Il provvedimento era all’esame del Parlamento dall’inizio della legislatura, dopo che nell’ottobre del 2017 era stato rinviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ne aveva chiesto un nuovo esame. A proporre in Parlamento la legge era stata la senatrice Pd Silvana Amati.

"Oggi, dopo 12 anni da quando ho depositato il testo, finalmente è stata approvata, all'unanimità la legge che vieta alle banche di sovvenzionare le imprese che producono mine e bombe a grappolo -commenta la Amati-. In verità, l'iter, sempre sofferto, dopo l'approvazione nel 2016 dell'atto, era stato rinviato dal presidente Mattarella alle Camere per un vizio di forma. Per questo in questa legislatura, mentre sto a casa mia, ancora la proposta porta il mio nome come prima firmataria. Troppo tempo, e troppi ostacoli posti dalla Finanza alla Politica! Sono felice che finalmente ci siamo, non solo a parole, pensando alle tantissime vittime, prevalentemente civili e prevalentemente bambini , che queste armi continuano a fare".

 

Nel mondo sono disseminate oltre 100 mila mine antiuomo che causano 10 vittime al giorno: l'80 per cento di queste sono civili. L'Italia è tra i maggiori produttori al mondo.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Giulia Mancinelli