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Sinistra Italiana: L'anno che verrà in carcere somiglia molto ai precedenti

Il 2022 si è aperto con molte conferme, e sono state quelle che temevamo. In carcere l'anno si è
aperto con 5 morti nel primi 10 giorni. Divampano i focolai di Covid a Torino, Napoli
Secondigliano, Napoli Poggioreale, Firenze Sollicciano, Busto Arsizio, Prato, e in quasi tutte le
carceri marchigiane, come ha denunciato preoccupato il Garante avv. Giuliano Giulianelli giorni fa.

Il 19 gennaio il Ministro della Giustizia Marta Cartabia conclude la sua relazione al Parlamento con
le parole:"Continuerò a sollecitare l'esame della Riforma del Consiglio Superiore della Magistratura
da parte dei competenti organi di governo". Il Guardasigilli si rivolge al mondo politico che non
sembra tenere affatto nella giusta considerazione la gravità di tutta la Giustizia Italiana, ed in
particolare il sovraffollamento delle carceri(114%), né sia interessato all'attuazione dei
provvedimenti, pur insufficienti, da lei messi in essere, cioè la riforma del codice penale, del codice
civile e del regolamento penitenziario, e rischia di andare al rinnovo delle cariche del CSM a giugno
con le vecchie regole, causa di infinite polemiche. 

Sinistra Italiana ritiene che l'affermazione costituzionale contenuta nell'art.27 richieda l'abbandono
del giustizialismo, l'investimento nelle misure e pene alternative, il pieno coinvolgimento del
mondo del volontariato rappresentato dalla Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia. Per
sostenere queste affermazioni è sufficiente ricordare che nelle modifiche al regolamento di
esecuzione penitenziario sono presenti, nel 2022, alcune proposte su Sanità e Organizzazione
derivanti dal progetto “Punto d'Incontro” dell'Osservatorio permanente sulle carceri delle Marche,
tenutosi nel 2003.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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