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Il Palarossini è 'L'ombelico del mondo'. Jovanotti con la laringite incanta Ancona

Uno spettacolo, uno show, una festa. La carovana di Lorenzo Cherubini Jovanotti ha travolto anche Ancona, per la seconda volta. Nonostante una forte lanringite il cantautore toscano ha letteralmente incendiato giovedì sera il palasport di Ancona.



Luci, effetti video, tributi a scienziati e poeti. Ma anche una riflessione sulla vita e sulla vicenda dell'operaio rimasto ucciso a Torino mentre preparava il suo concerto. Ed infine tanta voglia di Marche, da Castelfidardo ad Ascoli passando logicamente per il Conero. Uno spettacolo vero e proprio, colorato dagli immancabili successi di Jovanotti.





Nonostante una forte lanringite, Lorenzo ha cantato per oltre due ore chiedendo comunque spesso l'aiuto del pubblico. Una mano che tutta Ancona non ha certo esitato a dare al proprio beniamino. Un vero e proprio percorso musicale quello messo insieme da Jovanotti che, ai singoli di maggior successo come "L'Ombellico del Mondo", "Bella", "Ragazzo Fortunato" ha unito gran parte delle canzoni degli ultimi tre album, "Safari", "Ora" e "Buon Sangue" con qualche brani degli esordi come "Il capo della banda" e "Ci si Skiaccia".





A metà concerto Jovanotti ha colto l'occasione per scusarsi con Ancona per la precaria salute della sua voce e per ricordare Lorenzo, l'operaio di 19 anni morto a Torino lo scorso dicembre. "Un tour si può interrompere per tanti motivi -ha spiegato il cantante-. Ma mai avrei immaginato nella mia vita di dovermi fermare per un fatto del genere. Di fronte alla morte che cosa si può fare? Francesco era un ragazzo che aveva davanti a se tutta la vita ed io cerco sempre di ricordarlo, ad ogni concerto. Lo faccio per ricordare a me stesso che sto portando in giro per l'Italia una festa ed è questo il mio dovere. Farò sempre del mio meglio affinchè il nostro lavoro migliori perchè il senso di tutto questo è vivere ogni attimo. Ora."





Infine Lorenzo ha dimostrato di conoscere le Marche ed Ancona, città da cui sono partitti diverse sue tournée. Prima del concerto ha visitato Castelfidardo dove ha acquistato una fisarmonica e sulle gradinate del Palarossini era presente la famiglia dello storico bassista del Jova, Saturnino, originario di Ascoli Piceno.





Insomma una festa in piena regola dove migliaia di persone si sono scatenate e commosse sulle note e sulle parole di Lorenzo Jovanotti Cherubini.


Riccardo Silvi