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Volley: festa scudetto Lube, il grazie dell'Emilia e dei tifosi

Tanto entusiasmo e tanto divertimento, com’era giusto che fosse. Ma nel corso della festa scudetto svoltasi ieri a Treia si è parlato anche dell’impegno pro Emilia che Lube, Ente Disfida del Bracciale e Pro loco di Treia, hanno assunto dedicando l’intero evento per il tricolore della squadra campione d’Italia alle popolazioni recentemente colpite dal terremoto.



“Come annunciato nei giorni scorsi – ha detto dal palco del campo sportivo treiese Franco Capponi, presidente dell’Ente Disfida – grazie aa questa festa aiuteremo quattro comuni dell’Emilia Romagna, contribuendo a mettere a fornire l’arredo per ben 80 nuovi appartamenti che già dal prossimo settembre potranno ospitare chi purtroppo è rimasto senza casa”.





Si tratta dei comuni di Sant’Agostino (FE), Bondeno (FE), Finale Emilia (MO) e Mirabello (MO), i cui sindaci erano ieri presenti alla festa della squadra biancorossa. “Si tratta – hanno detto dal palco treiese – di un atto di grande generosità da parte di un’azienda leader nel settore del mobile, ma un grosso grazie va anche a tutti coloro presenti che partecipando a questa festa hanno lasciato una offerta, fornendoci un aiuto davvero concreto”.





CHE NUMERI - Come nel 2006, più del 2006. La festa della Lube per la vittoria del secondo scudetto ha superato nei numeri anche quella organizzata in occasione della prima vittoria, targata 2006. E come ricorderete fu un gran successo pure in quell’occasione. Tavolata tricolore più lunga (si è passati da 1000 a 1200 mt di lunghezza), più spettacoli, e soprattutto maggiore cornice di pubblico. Nel 2006 furono in 8 mila ad abbracciare in piazza a Treia i campioni in quell’occasione allenati da Ferdinando De Giorgi, stavolta erano molti, ma molti di più. E tutti, ma proprio tutti, hanno avuto l’occasione di stringere la mano personalmente ai propri beniamini, che per raggiungere il campo sportivo hanno attraversato a piedi l’intera tavolata, intrattenendosi con i tifosi per fare fotografie, firmare autografi, o semplicemente scambiare due chiacchiere. Apprezzatissima l’iniziativa dell’organizzazione che proprio in questa prospettiva, ha deciso di inserire all’interno di ogni sacchetto-pasto consegnato per la cena, un apposito book tascabile con tutte le foto dei giocatori della rosa campione d’Italia.





SIMONA SILEONI E UNA LETTERA SPECIALE – Nel corso del suo intervento sul palco del campo sportivo di Treia, in occasione della festa scudetto andata in scena ieri, la presidente Simona Sileoni, che per l’occasione ha sfoggiato nuovamente l’abito tricolore indossato sul podio del V-Day di Milano, ha voluto leggere alle migliaia di persone presenti la lettera di una tifosa (Martina) inviata alla rivista Pallavolo Supervolley, che l’ha pubblicata nel numero di giugno.


Una lettera bellissima, in cui traspare l’immenso affetto di questa super tifosa per la Lube Banca Marche. Un affetto che ripaga appieno il Gruppo Lube e la società A.S. Volley Lube di tutti gli enormi sforzi fatti in questi anni per creare e mantenere in vita una entità solida e vincente come la Lube Banca Marche.


Grazie Martina!








Di seguito riportiamo il testo completo della lettera.


Cara squadra, sarò sempre con te, contro tutto e tutti. Ti amo lo dice anche un poeta, ma la sua dichiarazione è un eco che supera i limiti dello spazio, perché è l’amore a cui si riferiscono tutti. L’amore che provo per la mia Lube invece è qualcosa che non si può spiegare a parole, ed è difficile far parlare il mio cuore attraverso una tastiera. Molti non mi capiscono e prendono la mia come una fissa; invece non lo è. Io lo considero amore. E’ un amore incompreso, dalla gente. Un amore bellissimo, semplice. E’ qualcosa che mi rende felice. Sinceramente, non so cosa sarei se non mi avesse accolto nel suo mondo. La Lube, fin da bambina, mi ha insegnato a sognare, a crederci sempre, a piangere lacrime di gioia, a soffrire, a gioire. Mi ha regalato il sapore di una vittoria e mi ha fatto vivere anche delle sconfitte. Mi ha fatta piangere come una bambina quel 22APRILE 2012. Io so che potrei amarla ogni giorno della mia vita, ma poiché la vita è breve, vorrei amarla ogni istante. L’amore non sente la necessità di essere cullato nella nostra incoscienza, perché ogni gesto e ogni sentimento dell’amore nasce su qualcosa di reale. Amare vuol dire fusione di tutti i sensi su un obiettivo da raggiungere, ma che per la soggettività di chi è vittima non dura in eterno”.


Martina

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