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Raschia (FP Cgil): Conti da segretario regionale a consulente esterno? Speriamo in una smentita

Ci si era già occupati riguardo la nomina del nuovo segretario generale della Giunta regionale. L’avevamo fatto sostanzialmente per affermare l’importanza

della figura nell’ottica di un rinnovamento non solo generazionale, ma di una vera e propria sterzata nei modi di agire di una struttura pubblica importante come l’Ente Regione.



Dunque, riorganizzazione delle deleghe dirigenziali e conseguente recupero di efficienza.


Infine, non ultimo, il valore dell’incarico. Oltre 250mila euro che, specie di questi tempi, come dire? sa un pochino di esagerato.





Da quanto si apprende, la scelta compiuta, in particolare su questo aspetto non certo secondario, sembra andare incontro ad una elementare rivendicazione ed al buon senso: non si dovrebbe andare infatti oltre una “modesta” integrazione della retribuzione già in godimento. Il fatto poi che la scelta sia ricaduta sulla figura di Elisa Moroni, un volto nuovo e giovane di donna, è un buon viatico. L'ideale per interpretare davvero il “nuovo”, il bisogno di un rinnovamento morale, ed inviare messaggi chiari ed espliciti ad un opinione pubblica sempre più frastornata.





Ciò che invece deve essere rilevato è il fatto, questo davvero originale, che sia il predecessore a presentarla con enfasi e grande soddisfazione. Come si legge sulla stampa.





Ma la nota ancor più stonata è sapere che, dopo averne tessuto le lodi circa esperienza, professionalità e competenza -che certo non dovrebbero mancare alla nuova segretaria in prova per sei mesi, capace di sbaragliare il campo da una concorrenza assai agguerrita-, Mario Conti, neo fresco pensionato per raggiunti limiti d'eta rimarrebbe a disposizione del Governatore Spacca. Il quale, a quanto sembra non sarebbe intenzionato a privarsi della sua preziosa collaborazione. E potrebbe infatti conferirgli l’incarico di consulente esterno.





Ma come, "la donna outsider mette tutti d’accordo, è segnale di grande rinnovamento", e poi si torna al vecchio sistema degli incarichi esterni? Tanto più  discutibili dal punto di vista della normativa, appena rivista e corretta proprio per evitare giri di valzer improponibili, e ancor più fuori luogo dal punto di vista dell’opportunità.





Sicuramente si tratterà  solo di una boutade estiva, priva di alcun fondamento. Ma il Presidente, in caso contrario, farebbe davvero bene a smentire e rassicurare al più presto l'opinione pubblica.

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Andrea Raschia FP Cgil