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Fermo: le ricette delle Marche per il nuovo programma di sviluppo rurale 2014-2020

Una numeroso e qualificato pubblico ha fatto da cornice domenica, al seminario “Dalle strategie alle misure”, quarto fondamentale passo di avvicinamento e condivisione con il partenariato in vista della definizione del nuovo Programma di Sviluppo Rurale delle Marche 2014-2020, che regolerà un settore strategico dell’economia marchigiana per i prossimi sette anni.



L’incontro, ospitato al Fermo Forum nel contesto di Tipicità, la fiera del Made in Marche dedicata ai prodotti eno-gastronomici regionali, è stato preceduto dal saluto del sindaco di Fermo Nella Brambatti e dal presidente della Provincia Fabrizio Cesetti. I lavori sono stati aperti dall’assessore all’Agricoltura Maura Malaspina, che ha sottolineato la forte vocazione rurale delle Marche. “L’agricoltura e l’agroalimentare - ha precisato la Malaspina - sono settori che contribuiscono, in modo determinante, allo sviluppo della nostra regione.





Non a caso il settore agricoltura nelle Marche viaggia in controtendenza con altri comparti e realizza una performance positiva, trainata anche dal successo dell’export, specie con il biologico, i prodotti di qualità a marchio Qm e i vini. E proprio l’export deve vederci come primi attori per il futuro, consapevoli che le potenzialità espresse dal comparto agroalimentare sono la chiave per veicolare la bellezza dei nostri beni culturali e del nostro territorio anche dal punto di vista turistico.





I risultati e gli obiettivi raggiunti a livello regionale ci hanno permesso di affrontare al meglio un’impegnativa trattativa per la destinazione dei fondi. Grazie alle ottime performance, abbiamo ottenuto per le Marche 55 milioni di euro in più, portando la nostra quota a 538 milioni di euro. A fine marzo inizierà un confronto su alcune parti del PSR in sede comunitaria, a seguire inizieremo le procedure per portare a casa, dopo la fase negoziale, il massimo possibile per il sostegno a un settore che riteniamo fondamentale per l’intera economia e il benessere della nostra regione, oltre che un volano per uscire dalla crisi”.





Il seminario è proseguito con l’intervento della dirigente del Servizio Agricoltura Cristina Martellini che nel suo intervento, incentrato sullo stato dell’arte del nuovo Psr 2014-2020, ha evidenziato l’importanza della qualità in senso ampio. “Si parte, per le Marche, da una situazione favorevole – ha detto la Martellini – che tanto più deve vederci puntare ad una qualità globale per tutti gli aspetti costitutivi del Psr. Non solo la produzione, ma anche lo sviluppo integrato tra i territori, la coerenza nell’erogazione dei fondi, i rapporti tra istituzioni, la formazione degli operatori sono tutti tasselli essenziali per competere in modo vincente e sostenere la crescita in modo solido e strutturale”.





I funzionari del Servizio Ambiente e Agricoltura Lorenzo Bisogni, Silvia Fiorani e Ilaria Mantovani hanno presentato i risultati dei focus e le tendenze da trasformare o da fissare nelle misure del Psr per indirizzare nel modo migliore le risorse disponibili alla luce delle vecchie risultanze del programma delle osservazioni del partenariato. Al centro dell’attenzione l’accesso al credito, la semplificazione burocratica, le facilitazioni per l’ingresso dei giovani, le filiere, gli accordi d’area per la tutela idrogeologica, l’agricoltura biologica e l’importanza ormai imprescindibile dell’informazione e della formazione per gli operatori. La giornata si è conclusa con un ampio e costrutto dibattito con il pubblico presente in sala.

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