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Processo Tormenti: annullato il sequestro e la confisca dei beni, tutto da rifare

I fratelli Franco, Gianni e Marcello Tormenti ex proprietari della Sambenedettese calcio, titolari della Navigo.it, ex sposor anche del Teramo Basket erano stati condannati a 4 anni e 3 mesi di reclusione per evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato dalla Corte d’Appello de L’Aquila. Sentenza cancellata nel duemilatredici dalla Corte di Cassazione.



I tre imprenditori di Martinsicuro  sono al centro della cronaca dal 2009, quando le Fiamme Gialle al termine di una lunga indagine eseguirono un' ordinanza di custodia cautelare in carcere e di sequestro preventivo disposta dal Gip di Teramo, nei confronti dei fratelli Tormenti e di Maurizio Di Biagio, uomo di fiducia degli imprenditori.





Infatti La Navigo.it Spa di Martinsicuro e Rete Globo Srl, operante nel settore della telefonia mobile ed elettronica di consumo, formalmente amministrata da Di Biagio, era secondo le accuse attivamente inserita, in stretto e costante collegamento con diverse organizzazioni criminali di rango internazionale, in un colossale giro sofisticato e vorticoso di false fatturazioni con esorbitante danno all’erario quantificabile in almeno 77 milioni di euro.





Una vicenda giudiziaria complessa tutta giocata sulla mancata applicazione del cosiddetto incidente di esecuzione che può essere proposto finché la condanna non è definitiva. Pochi giorni fa gli stessi giudici della Suprema Corte hanno annullato il sequestro e la confisca dei beni, pari a circa 2 milioni e 700mila euro.





Ai tre imprenditori truentini in Appello era stata ridotta anche la confisca dei beni passata da 3 a 2 milioni e 700mila euro. Tutto da rifare insomma. A presentare il ricorso è stato solo uno dei tre fratelli, Franco, ma il provvedimento si estende automaticamente anche ai beni di Gianni e Marcello.





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Alessia Rossi