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Jesi: prosegue l'inchiesta su Banca Marche

Elisabetta Melotti è la procuratrice che coordina le indagini partite dagli esposti presentati circa un anno fa da Luciano Goffi, direttore generale di Banca Marche, riguardo a 20 operazioni sospette.






Le presunte irregolarità riguardano ex presidenti, amministratori e dirigenti di Banca Marche e Medioleasing. A collaborare con gli inquirenti anche la Vigilanza di Banca d’Italia.





Il 9 aprile sono scattate le indagini della Guardia di Finanza e sono state 27 le perquisizioni operate. Tra questi vi erano dirigenti ed amministratori del gruppo, funzionari e tecnici esterni, inoltre erano coinvolti circa dieci imprenditori attivi nelle provincie di Ancona, Macerata, Pesaro, Roma e Sassari.


I reati di cui si sta trattando vanno da quelli di natura societaria, falso in bilancio e falso in prospetto, all’ostacolo alla vigilanza, appropriazione indebita e per ben 12 persone associazione a delinquere e corruzione.





Il 14 aprile si è tenuto l’incontro tra i parlamentari marchigiani e la commissione attività produttive della regione, a cui erano presenti anche i capi gruppo del consiglio regionale e gli onorevoli Irene Manzi (Pd), Emanuele Lodolini (Pd), Patrizia Terzoni (M5S) e la senatrice Camilla Fabbri (Pd).


L’incontro è servito a tracciare la strada da percorrere affinchè Banca Marche rimanga quel pilastro fondamentale dell’imprenditoria marchigiana. A questo scopo i sindacati hanno ribadito l’importanza dell’autonomia dell’istituto e la necessità di quantificare con attenzione le perdite subite.

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Arianna Baccani