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Usb, martedì 20 maggio presidio dei lavoratori Haemonetics per l'udienza sul sequestro dei macchinari

“Occorre tutelare non solo il lavoro per ridare fiducia e speranza alle popolazioni del territorio, ma anche le fabbriche stesse e le infrastrutture industriali che ancora esistono nel Piceno e non sono state smantellate. Per questo io faccio un appello a tutte le istituzioni e a tutte le forze politiche e sociali locali ma anche alla cittadinanza affinchè costruiscano un fronte comune contro la desertificazione produttiva del nostro comprensorio, a cominciare dal caso Haemonetics.”



Lo afferma il segretario dell’Usb Andrea Quaglietti, ricordando che martedi 20 maggio si terrà al Tribunale di Ascoli la nuova udienza sul ricorso presentato dal sindacato di base per ottenere il sequestro dei beni e dei macchinari dello stabilimento del gruppo americano che produceva prodotti sanitari e medicali.





“Noi con i lavoratori dell’Haemonetics terremo in mattinata un nuovo presidio davanti la sede del Palazzo di giustizia. Tutti ci auguriamo che l’esito del ricorso sia positivo, perché questo rappresenterebbe un segnale forte di cambiamento rispetto al trend negativo e drammatico degli ultimi anni e all’impatto devastante che stanno provocando le delocalizzazioni industriali nell’ascolano. Auspico un impegno forte e comune di tutte le forze sociali del territorio, finalizzato a non accettare più passivamente la desertificazione produttiva e manifatturiera nel nostro comprensorio, con disoccupazione di massa e chiusura a cascata di migliaia di attività commerciali e dei servizi collegati”.

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