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Confartigianato Trasporti Marche: i dirigenti chiedono la proclamazione dello stato di mobilitazione del settore

A Jesi si è tenuta la riunione del direttivo regionale di Confartigianato Trasporti Marche nella quale è stata esaminata la grave situazione in cui versa il settore.

La concorrenza dei vettori esteri, l’utilizzo di personale interinale assunto da società dell’Est europa, il mancato rispetto dei costi minimi di sicurezza e dei tempi di pagamento, il dilagante abusivismo ed i divieti di circolazione inutili che aggravano i costi delle imprese, la mancata attuazione del protocollo di intesa sottoscritto il 28 novembre scorso hanno portato i dirigenti di Confartigianato Trasporti a chiedere risposte immediate al Governo ed in mancanza alla dichiarazione dello stato di mobilitazione della categoria per andare ad un fermo dell’autotrasporto nel prossimo mese di settembre.

Troppe sono le chiacchiere e pochi i fatti ha affermato il presidente Elvio Marzocchi; non possiamo assistere all’affondamento dell’autotrasporto italiano, hanno affermato all’unisono i dirigenti della categoria, serve pertanto un cambiamento sostanziale di rotta diversamente è meglio andare al fermo del settore.

Nelle Marche i dirigenti di Confartigianato hanno chiesto una intensa azione di controllo verso i vettori esteri, che non vengono sostanzialmente controllati ed imperversano sulle autostrade a danno dei super controllati trasportatori italiani. Una sperequazione che avvantaggia ulteriormente i trasportatori extra europei che in questo modo stanno mettendo fuori mercato i lavoratori italiani.Puoi commentare l'articolo su Vivere Jesi


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