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Ricetta elettronica: Magi (Fimmg), 'Bene dematerializzare, ma chi paga?'

"Dematerializzare costa e sino ad ora la questione di chi ne debba sostenere complessivamente l'onere non è stata ancora adeguatamente risolta da parte della Regione".

Ben venga la dematerializzazione, secondo il Segretario generale della Fimmg Marche Massimo Magi, ma serve anche capire con quale modello di finanziamento accompagnarla, e sino ad ora "di modelli la Regione non ne ha presentati".

Insomma ora i medici di famiglia attendono settembre per chiarire meglio la questione costi "che non possono essere accollati solo ai medici, e quindi ai pazienti, come invece sta avvenendo in questo momento. Basti pensare  - spiega ancora Magi facendo un esempio elementare - che ad un medico con mille pazienti dematerializzare  costa circa 200 euro al mese, 2500 all'anno, poiché l'infrastruttura per la ricetta digitale è da rivedere e trasformare interamente. 

E chi ha anche più di mille? - chiede Magi che continua - In questa fase i medici che la stanno sperimentando, con entusiasmo e buoni risultati, lo hanno fatto a spese proprie. Le 300 ricette inviate sono state, sino ad ora, interamente a loro carico. La Regione Marche non ha presentato per adesso nulla di realmente assimilabile ad un ristoro strutturale del sistema". Appuntamento quindi rimandato in autunno quando per  "i buoni rapporti con la Regione - conclude il Segretario della Fimmg - cercheremo di trovare una intesa equilibrata, altrimenti ci ritroveremo a spegnere i computer".   Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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