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Centro regionale assistenza tecnica alle imprese, convenzione tra Regione e Cna Marche

Nato da una convenzione tra la Regione Marche e la Cna, è stato presentato ad Ancona il Centro regionale assistenza tecnica accreditato dalla Regione Marche per la consulenza e l’assistenza alle imprese.

Cna Crai Srl dovrà garantire assistenza e consulenza alle imprese artigiane e alle piccole e medie imprese per lo svolgimento delle attività imprenditoriali e per l’espletamento delle procedure amministrative. La convenzione prevede inoltre che Cna Crai, primo Centro accreditato dalla Regione, faccia da supporto alle imprese marchigiane per la presentazione di progetti per l’internazionalizzazione. In particolare le imprese possono rivolgersi al Crai Cna per predisporre i progetti previsti dal programma annuale degli interventi di internazionalizzazione nei settori di competenza regionale. La convenzione tra la Regione Marche e la Cna per la costituzione del Centro per l’assistenza alle imprese, è stata illustrata dal dirigente della Regione Carla Stramignoni mentre le opportunità offerte dai programmi comunitari sono state presentate dal responsabile dell’Autorità di gestione Politiche comunitarie della Regione Marche, Fabio Travagliati.

“Intendiamo” ha affermato il presidente di Cna Marche Gino Sabatini.”concentrare la nostra attenzione sui Fondi  europei 2014 – 2020 per aiutare le imprese ad intercettare gran parte dei 337 milioni di euro riservati alle Marche per i Fondi Por – Fesr ed Fse per i prossimi sette anni. Soprattutto vogliamo incentivare i progetti per lo sviluppo, la ricerca e l’innovazione per i quali sono previsti 112 milioni di euro e quelli per promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, che hanno un budget di 65 milioni di euro.”

Altri finanziamenti europei destinati alle Marche riguardano lÂ’accesso alle tecnologie dellÂ’informazione per 23 milioni di euro, il sostegno alla transazione verso unÂ’economia a basse emissioni di carbonio per 66 milioni di euro, la prevenzione e la gestione dei rischi idrogeologici per 23 milioni di euro, la tutela dellÂ’ambiente e la valorizzazione del patrimonio culturale (41 milioni) e 10 milioni di euro per lÂ’informazione, la comunicazione e lÂ’animazione.

La Regione, inoltre, potrà concordare con il Crai Cna, la realizzazione di altre azioni rivolte alle imprese del territorio, sulle normative regionali che impattano sulle imprese industriali, artigiane e dei servizi alla produzione: leggi di settore, accesso al credito, opportunità per l’internazionalizzazione.  Inoltre consultazione delle imprese per indagini e ricerche. Infine l’eventuale redazione di una indagine sulle attività artistiche, tipiche e tradizionali delle Marche.

Cna Crai Marche fornirà alle imprese anche un servizio chiamato “Pronto intervento semplificazione”, che sarà presente con sportelli in tutte le sedi provinciali della Cna e in 48 sedi territoriali  per recepire e segnalare alla Regione le criticità evidenziate dalle imprese per quanto riguarda le procedure amministrative e burocratiche. Nei prossimi giorni sarà anche attivato il numero verde gratuito 800164233 al quale potranno rivolgersi le imprese marchigiane alle prese con il labirinto della burocrazia o soffocate dalle pratiche amministrative.

“Questo servizio” ha sostenuto il coordinatore del progetto Cna Crai Stefano Sallei “vuole essere una risposta concreta alla forte richiesta delle piccole imprese di limitare l’impatto di una eccessiva burocrazia sulla loro attività. In questo senso rappresenta una misura anticrisi per un’esigenza di semplificazione che è particolarmente sentita dalle imprese marchigiane.”

ARTIGIANI E PICCOLE E MEDIE IMPRESE, IL PESO DELLA BUROCRAZIA

Per lo svolgimento di adempimenti burocratici il titolare di una piccola impresa lavora, in media, 47 giorni l’anno e, in più, deve utilizzare allo stesso scopo il tempo dei suoi dipendenti per 28 giorni. Per un totale di 11mila  euro. Per tre imprese su quattro, rivela un sondaggio del Centro studi Cna, la burocrazia è tra i principali responsabili della decrescita economica degli ultimi sette anni. Mentre la crisi mordeva, insomma, di fronte a ogni progetto in incubazione si ergeva una diga di pareri negativi, cavilli insidiosi, pratiche insormontabili. Con la conseguenza, denunciata da oltre il 75% delle imprese sotto i 10 dipendenti, che la burocrazia è diventata il principale freno allo sviluppo dell’attività e del fatturato. Sensazioni? No. Esiste un dato inoppugnabile da cui scaturisce l’indagine: per ogni 10 norme abrogate, l’ordinamento ne introduce 13 nuove. E non per semplificare la vita degli imprenditori.

Il 72% degli interpellati dal Centro studi Cna è convinto che la complessità degli adempimenti costituisca il principale difetto della burocrazia, oltre a sottrarre tempo prezioso all’attività. Al 41,8% delle imprese “scippa” fino a 24 ore lavorative al mese, al 30,7% addirittura fino a 40 ore. In queste condizioni, diventa inevitabile affidarsi a soggetti specializzati. Ma anche il ricorso agli specialisti non evita “calvari” agli imprenditori. E’ il caso del Sistri, il famigerato sistema di tracciamento dei rifiuti, che il 61% delle imprese coinvolte ritiene molto problematico, o della responsabilità solidale negli appalti, un irrisolvibile rebus per la metà delle imprese.

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CNA