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Cat Marche sull'accordo Regione enti gestori sui servizi sociosanitari, 'Traditi gli utenti'

L’avvenuta approvazione per delibera dell’Accordo tra Regione Marche ed un folto gruppo di enti gestori, tra i quali Anci Marche e Coordinamento regionale cooperative sociali, in tema di servizi sociosanitari rivolti a disabili, anziani non autosufficienti, persone con demenza, soggetti con problematiche psichiatriche, si configura come un vero e proprio tradimento a danno degli utenti dei servizi (circa 15.000 persone).

L’Accordo -  portato furtivamente con urgenza in una giunta straordinaria convocata dall’oggi al domani - ridisegna le modalità organizzative di molti dei servizi indicati, nonostante che in questo percorso fosse stato istituito formalmente un tavolo di  confronto anche con le rappresentanze delle associazioni degli utenti. Non solo, proprio mentre si formulavamo proposte, chiedendo chiarimenti e risposte, si definiva l’Accordo con gli enti gestori.

Un accordo che non riguarda solo le tariffe ma anche gli standard dei servizi ed i soggetti chiamati a finanziarli (Asur, Comuni, utenti). Con questi effetti:
- la sostanziale fine delle piccole comunità nei servizi per disabili e salute mentale (accettato da tutti firmatari anche da chi questi servizi li gestisce);
- l’abbassamento degli standard e della tariffa in molti dei 70 centri diurni per disabili (che accolgono oltre 1000 utenti) che determinerà un fortissimo abbassamento della qualità degli stessi,
- La sottostima di alcune tariffe nei servizi diurni e residenziali per salute mentale e anziani, cui esiti possono essere: riduzione di personale o aumento delle quote a carico degli utenti,
- compensazione della bassa tariffa nei circa 3300 posti residenze protette anziani e demenza con la possibilità per gli enti gestori di aumentare le quote a carico degli utenti fino al 50% della quota prevista (da 33 euro fino a 49,50),
- l’aumento anche del 25% degli oneri a carico degli utenti (da 33 euro a 42,50 al giorno), in molte RSA anziani gestite da ASUR,
- la mancata specificazioni delle prestazioni alberghiere obbligatorie (circa 900 posti RSA anziani)

sono solo alcuni dei prodotti dell’Accordo, pomposamente magnificato dal comunicato dell’Assessore Mezzolani e accettato dagli enti gestori ed ANCI Marche.

Difficile sostenere che l’entità di questi problemi possa essere estraneo agli interessi  dei fruitori  e delle associazioni di tutela. O forse, li riguardano così tanto che per approvare provvedimenti di questo tipo era necessario tenerli all’oscuro. C’è un altro provvedimento che la Regione dovrà emanare a breve. L’istituzione di un fondo a compensazione dei maggiori oneri a carico degli utenti. Vedremo se anche in questo caso si tradirà il patto che prevede il confronto con le rappresentanze degli utenti.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


Comitato Associazioni Tutela