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"Le ragioni di un impegno", Viventi si candida a supporto di Ceriscioli

In vista delle elezioni amministrative del 31 maggio, ritengo importante esporre le ragioni della mia candidatura nella lista Popolari per le Marche-UDC, a supporto del candidato alla presidenza Luca Ceriscioli.

Nel 2010 ho sostenuto la necessità che moderati e popolari stringessero un’alleanza con il PD per la Regione Marche. Con questa scelta abbiamo evitato che l’asse politico e di governo si spostasse su posizioni di estrema sinistra e abbiamo poi consolidato, nella pratica del buon governo, un’alleanza strategica tra moderati, popolari e riformisti, ripetuta anche a livello nazionale. In seguito però, per ragioni che nulla hanno a che vedere con la politica, si è tentato, non si capisce perché, di rompere l’alleanza tra noi e i riformisti e di aggregarci, senza prospettive, a ciò che resta delle truppe berlusconiane.

A questa deriva mi sono opposto per coerenza politica e oggi sono candidato per continuare a rappresentare gli interessi dei cittadini, soprattutto dei più deboli, che non meritano un cambio di rotta così imprevedibile e di certo non funzionale al sostegno dei loro interessi. E’ stato importante, in questi anni, stare al governo della Regione all’interno del progetto moderato, popolare e riformista con cui ci eravamo presentatagli elettori. E sono i fatti che lo dimostrano. Uno dei risultati più significativi ottenuti quando avevo la delega di assessore all’Urbanistica, ad esempio, è stato il rilancio del Piano casa, che, con una legge migliorativa, ha permesso di passare da zero a quattromila domande.

Nel periodo della mia gestione delle Infrastrutture, inoltre, sono stati sbloccati i lavori della Quadrilatero. Lavori che, forse per puro caso, si sono bloccati di nuovo quando la delega amministrativa è stata passata ad altri. Nei Trasporti e nei Servizi sociali è stato necessario un impegno costante nelle sedi regionali e governative, per impedire i tagli di bilancio che negli anni passati hanno colpito indistintamente gli altri settori. E oggi, in presenza di problemi economici e finanziari ancora maggiori, ho ritenuto di dover continuare a garantire la mia presenza in giunta fino alla fine della legislatura, perché era necessario non privare i cittadini più svantaggiati dei necessari livelli di assistenza e di supporto.

E’ stato importante, inoltre, mantenere un presidio solido a tutela della famiglia, soggetto centrale e attivo nella costruzione del sistema di solidarietà sociale. Ciò si è concretizzato, alla fine dello scorso anno, nella legge di istituzione di un sistema regionale integrato dei servizi sociali, che pone particolare attenzione al sostegno delle famiglie con minori, persone disabili o anziani non autosufficienti. Stare al governo della Regione, infine, è significato anche incidere in modo importante sulle dinamiche di risparmio del denaro pubblico, che, come assessore al Personale, ho contribuito a far perseguire, riducendo di anno in anno la spesa corrente, fino a raggiungere un rapporto virtuoso abitanti-dipendenti regionali e a fare della Regione Marche l’ente con il minor numero di dirigenti in Italia (cinquanta, a fronte dei quasi duemila della Sicilia).

Il rischio da evitare oggi è che questi temi strategici perdano voce e per questo è necessario, andando a votare, scegliere chi ha la possibilità, seria e concreta, di essere protagonista delle scelte del futuro governo regionale. Per questo chiedo agli elettori di votare Luigi Viventi nella lista Popolari per le Marche-UDC, che sostiene un candidato vincente per la presidenza, cioè Luca Ceriscioli. In questo modo potranno contare sulla concretezza dei risultati e sulla coerenza politica di chi è rimasto sempre della stessa idea, guidato dall’unico intento di affermare i valori fondamentali a difesa dell’interesse dei cittadini.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Luigi Viventi