navigazione: Home > Politica > Sel: 'La chiusura del Corpo Forestale dello Stato lascia il campo ai crimini ambientali'

Sel: 'La chiusura del Corpo Forestale dello Stato lascia il campo ai crimini ambientali'

La riforma della pubblica amministrazione approvata in maniera definitiva conferisce una delega al governo per il riordino delle funzioni di polizia ambientale con la conseguente riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato.

Il Governo, ignorando tutte le strade che conducono al confronto e alla mediazione, si prepara a far assorbire il Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei carabinieri, costringendo 7.000 persone, che oggi fanno parte di una forza di polizia ad ordinamento civile, a stravolgere il proprio status giuridico da civile a militare, con la conseguente perdita dei diritti civili e sindacali del personale.

Nel considerare di fondamentale importanza l'opera di controllo e prevenzione del Corpo Forestale dello Stato nella lotta alle frodi e ai crimini ambientali, pensiamo che un Governo responsabile, soprattutto in una fase in cui è evidente la fragilità dell'ecosistema, dovrebbe al contrario potenziare ed efficientare i controlli.     
Giudichiamo assolutamente negativo questo accorpamento che lo consideriamo un regalo agli inquinatori, ai bracconieri, ai costruttori abusivi e a chi froda sull’agroalimentare, un grave errore che potrebbe far perdere il prezioso patrimonio di competenze e di esperienza acquisite nel tempo.

La totale incertezza su come e chi si occuperà in futuro dei compiti attualmente svolti dal CFS per conto della Regione Marche, delle Province, delle Comunità montane, dei Parchi nazionali e regionali, della Protezione civile e dei Comuni, data anche la contestuale chiusura delle Polizie provinciali e le scarse risorse economiche degli enti locali,  accresce la preoccupazione.
Esprimiamo per queste ragioni la totale solidarietà al CFS auspicando e chiedendo al Presidente regionale delle Marche Luca Ceriscioli di valutare attentamente questo aspetto e di agire di conseguenza.

 Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


Sinistra Ecologia LibertÃ