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Terremoto, Marzia Malaigia nell'entroterra maceratese: "Chiederò subito una legge speciale"

Il Vicepresidente dell'Assemblea Legislativa Marzia Malaigia questa notte ha vissuto in pieno la forte scossa che ha distrutto molti comuni dell'Appennino; in vacanza a Sarnano, si è subito attivata mettendosi a disposizione dei sindaci delle aree dell'alto fermano e maceratese.

"Sono scioccata per le vite, anche bambini, strappate e per le persone ancora vive e bloccate sotto le macerie. La scelta di non recarmi nell'epicentro marchigiano del sisma è motivata dal fatto che non voglio assolutamente essere d'intralcio in queste ore drammatiche e preziose per salvare vite umane".

La Malaigia si è recata al Centro Operativo Comunale di Sarnano incontrandone il Sindaco, poi si è spostata presso i Sindaci dei comuni di Amandola e Gualdo. La Malaigia invita a non abbassare la guardia nei comuni attorno alle zone più colpite perché parlando telefonicamente con il sindaco di Penna San Giovanni è scaturito che ci sono crolli e danni seri anche in questo e nei comuni sopra citati. "Ora mi trovo con la Protezione Civile a fare i sopralluoghi nel territorio di Gualdo per avere in diretta un primo rendiconto dei danni. Voglio intanto lanciare un appello affinché si coordini al meglio l'intervento anche in questi comuni dove occorre una seria ricognizione delle strutture potenzialmente pericolose in caso di nuove scosse. Sono inoltre a disposizione come ponte verso le istituzioni regionali per evidenziare tutte le necessità e le carenze da colmare per non far dimenticare nessun cittadino".

"Mi sto attivando inoltre chiedendo che si rediga subito una legge speciale e si istituisca un fondo di emergenza e solidarietà che vada di pari passo alla dichiarazione di stato di calamità a livello nazionale - continua - Dobbiamo fare tutto subito: la costituzione di un fondo di emergenza aggiuntivo a quello esistente e mirato al disastroso evento permette di agire con maggiore flessibilità. Chederò inoltre l'immediata sospensione e annullamento di tributi e tasse regionali, chiedendo al contempo che eventuali recuperi e messa in mora non siano inviati ai cittadini delle zone colpite ora impegnati a sopravvivere. Un ulteriore intervento per lenire lo stato di enorme disagio è quello di far pagare ai competenti uffici regionali tutti quei contributi o risarcimenti che la Regione non versa entro i tempi dovuti e che i cittadini aspettano da tempo. Mi riferisco a danni da fauna selvatica, danni da incidenti provocati da fauna selvatica, misure del Piano di Sviluppo Rurale, bandi europei attivati dalla Regione e con istruttorie in corso. Ulteriori interventi devono essere poi sollecitati a livello nazionale affinchè si consideri l'area come una zona franca territoriale affinchè ci siano agevolazioni particolari in materia di assistenza sanitaria e adeguate strutture sanitarie, oltre che a livello fiscale."Puoi commentare l'articolo su Vivere Camerino


Gianluca Castagnani