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Lavoro e voucher, Cgil: 'Boom nelle Marche'

Voucher, è ancora boom nelle Marche: da gennaio a luglio 2016, hanno toccato quota 3,6 milioni venduti. Un incremento, rispetto allo stesso periodo del 2015, pari al 29,6%.

Non solo: le Marche sono in cima alla classifica delle regioni del Centro-Italia per il rapporto tra numero di voucher emessi e il numero assoluto di occupati: 5,71 contro i 3,91 della Toscana, i 5,34 dell’Emilia Romagna e il 4,03 dell’Umbria. 

Osserva Giuseppe Santarelli, segreteria regionale Cgil Marche: "La liberalizzazione dei voucher voluta dal governo con il Jobs act, sta impoverendo e polverizzando il lavoro e i diritti della nostra regione. C'è un uso indiscriminato e illegale da parte delle imprese di questo strumento, che va fermato prima possibile".

I voucher, infatti, vengono ormai utilizzati in tutte le attività economiche: dal distributore di benzina al bar, dal ristorante alla parrucchiera, dalla cooperativa alla fabbrica fino ad arrivare alla pubblica amministrazione.

Secondo Santarelli, "si utilizzano 2/3 voucher al giorno, per nascondere una giornata intera di lavoro senza dover pagare ferie, permessi, tredicesima e Tfr.  La Cgil chiede l'abolizione del lavoro accessorio e ha raccolto 3 milioni di firme per il referendum abrogativo".Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


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