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No alla fusione di Morro d'Alba con Senigallia: il Comitato, "A rischio anche la Lacrima doc"

Apprendiamo dalla stampa che iI Sindaco di Morro d'Alba ha presentato al Presidente della Regione M arche, Luca Ceriscioli, il "progetto" di fusione per incorporazione con Senigallia.

Progetto che altro non è se non una pura scelta politica di amministratori che hanno abusato del loro mandato amministrativo, maturata nei palazzi senigalliesi con gruppi di lavoro che non hanno lasciato traccia del loro operato, tenuta nascosta ai cittadini fin quando è stato possibile, approvata con grande fretta dal Consiglio Comunale con un rullino di marcia propria delle grandi emergenze, senza dare modo alla popolazione di conoscerla e di discuterla (alcuni cittadini, ancora oggi, vengono a sapere da noi del Comitato che esiste questa questione), priva di qualsiasi parere tecnico che ne supporti l'efficacia, in palese contrasto con Ia direttiva regionale sulI 'individuazione degli ambiti omogenei otti mali, ma soprattutto colpevolmente silente su una realtà associativa esistente da quindici anni come l'Unione dei Comuni fra Morro d'Alba, Belvedere Ostrense e San Marcello e sulle conseguenze sociali , funzi onali e, perché no, civiIistiche di una tale scelta, benedetta dal Presidente del l'Anci Regi onal e, parte i n causa nel I 'operazi one, oltremodo vantaggiosa per il Comune di Senigallia di cui è Sindaco, alla faccia degli scopi statutari del consesso che rappresenta.

Su tutto questo il compiacimento del Presidente della Regione Marche ci sorprende non poco. Ma forse siamo di altri tempi perché ancora crediamo che il livello istituzionale e politico debbano operare su ambiti distinti. Fino ad ora abbi amo raccolto oltre quattrocento firme di cittadini di Morro d'Alba che si oppongono al progetto di incorporazione, e riscontriamo i supporto della maggioranza dei produttori della nostra famosa DOC Lacrima di Morro d'Alba, che è danneggiata da questo progetto. Una DOC che ha reso noto il "COMUNE DI MORRO D'ALBA" nel mondo, che i cittadini, con il loro lavoro, hanno fatto crescere dal primo evento avvenuto nel 1963, data della prima Sagra della Lacrima. Un'eccellenza che ha migliorato non solo l'immagine ma anche l'economia di una zona agricola sottosviluppata. Il Comitato del No, dunque, continuerà ad informare correttamente la popolazione manifestando la sua contrarietà ad un pi ano che pregi udicherebbe i rreversi bi I mente la nostra Comunità.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Comitato no incorporazione con Senigallia