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Vaccinazioni obbligatorie per l'accesso ai nidi: Volpini, "Il 23 maggio la proposta di legge va in Consiglio"

La proposta di legge regionale per le vaccinazioni obbligatorie per l'accesso ai nidi da parte dei bambini è pronta per essere approvata e il 23 maggio arriva in Consiglio Regionale. Mentre il Governo è al lavoro per ipotizzare un estensione dell'obbligo fino alla scuola primaria (materia appannaggio del MIUR), la Regione sta per chiudere il cerchio.

"Prendo anzitutto le distanze dalle modalità con cui si sta portando avanti il dibattito sul tema dei vaccini. E' un argomento troppo serio e importante, con forti implicazioni sanitarie e sociali, per essere dato in pasto all'agone politico e diventare materia di lotta politica -premette il presidente della commissione regionale sanità Fabrizio Volpini- il dibattito sui vaccini deve essere confinato nell'orizzonte delle evidenze scientificche e della medicina. Sarebbe auspicabile un vaccino contro il dibattito sui vaccini. Premesso questo, fin dall'insediamento della nuova amministrazione regionale abbiamo ben preso atto dei preoccupanti dati sulle coperture vaccinali nella nostra regione che negli ultimi anni è passata dall'essere tra le più virtuose d'Italia (con il 97% della copertura per vaccini non solo obbligatori ma anche raccomandati) al terz'ultimo posto. Un vero e proprio tracollo, per altro non omogeneo su tutto il territorio. Ci sono zone, come Pesaro, dove le coperture vaccinali sia obbligatorie che le altre sono ben lontane dalle indicazioni raccomandate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Valori così bassi compromettono la cosiddetta "immunità di comunità", ossia quella condizione per cui con coperture vaccinali ottimali si impedisce la circolazione dei virus e quindi si offre protezione anche a quelle categorie particolari che, per ragioni di salute, non possono vaccinarsi (es. bambini immunocompromessi o bambini sottoposti a chemioterapia)".

La Regione, preso atto di questa situazione, è intervenuta "con azioni di governo in grado di tutelare il bene collettivo". "Come gruppo Pd in Regione abbiamo proposto, fin dal novembre 2015, una mozione in cui si denunciava questa situazione e chiedevamo un impegno forte da parte dalla Giunta -ricorda Volpini- successivamente, sulla scia anche di un iniziale dibattito in atto nel Paese, e a seguito di quanto stava accadendo in Emilia Romagna (che ha introdotto il requisito delle vaccinazioni obbligatorie per l'accesso ai nidi pubblici e privati convenzionati), abbiamo avanzato la proposta di legge, sempre come Gruppo Pd e insieme a Udc, approdata in commissione sanità. Abbiamo svolto diverse riunioni con un percorso di studio e partecipazione che ha coinvolto personalità scientifiche, rapprensentanti dell'associazionismo e dei genitori. Abbiamo ascoltato tesi a favore e tesi nettamente contrarie. Al termine di questo confronto la legge è stata votata a maggioranza (con il solo voto contrario del M5S e dell'astensione della Lega Nord e Fratelli d'Italia) e ora approderà in Consiglio Regionale. Nel frattempo è stato posto un dubbio di legittimità, fugato dal parere articolato del comitato tecnico legislativo regionale".

Nel frattempo la legge approvata dall'Emilia Romagna non è stata impugnata dal Governo e il Tar del Friuli Venezia Giulia ha respinto un ricorso presentato da un gruppo di genitori contro la delibera del Comune di Trieste sull'obbligo delle vaccinazioni per l'accesso ai nidi. Sentenza confermata anche dal Consiglio di Stato. La regione Toscana, con una delibera di Giunta regionale, ha esteso l'obbligo della vaccinazione per l'accesso ai nidi non solo per i vaccini "obbligatori" ma anche per quelli raccomandati (come il morbillo). E' poi di questi giorni la volontà, annunciata da parte del Governo, di intervenire sulla questione dei vaccini. E' stata depositata infatti in commissione affari sociali e sanità alcune proposte di legge sull'obbligo delle vaccinazioni e il Governo ha annunciato un decreto legge che introduce l'obbligo e lo estende anche alla scuola primaria, proprio come era fino al 1998 in Italia.

"Mentre procedevamo con la proposta di legge regionale, abbiamo recepito anche il nuovo calendario vaccinale inserito nei LEA  che ha introdotto nuove vaccinazioni gratuite, come l'HPV anche per i bambini, il meningococco B per i bambini sotto l'anno di età e meningococco e pneumococco per le persone a rischio" -aggiunge Volpini.

Nel dettaglio la delibera di Giunta ha introdotto l'offerta gratuita per le seguenti vaccinazioni:
• Meningococco B nei nuovi nati dal 2017. Per i nati negli anni 2014 al 2016 il copagamento è escluso per gli esenti per reddito e ridotto a 50 € per tutti gli altri bambini;
• Rotavirus nei nuovi nati dal 2017;
• Tetravalente antimeningococcica A,C,W135, Y nei bambini (13-15 mesi) e negli adolescenti;
• Antipapilloma virus, fino ad oggi rivolto solo agli adolescenti di sesso femminile, esteso anche a quelli di sesso maschile, così che tutti potranno beneficiare di un vaccino che offre protezione nei confronti del 90 per cento dei tumori della sfera genitale (non solo il cancro della cervice uterina della donna dunque, ma anche i tumori dell’ano, del pene, dell’orofaringe);
• Anti pneumococco e vaccino contro l'herpes zoster per gli adulti con età superiore a 65 anni, che saranno garantite grazie alla collaborazione dei medici di famiglia.

"Penso che sulle vaccinazioni non sia più procrastinabile un pronunciamento serio e definitivo da parte del Governo che uniformi modalità  di indirizzo e di comportamento omogenee su tutto il territorio nazionale -conclude Volpini- Per quanto ci riguarda porteremo la nostra proposta di legge in Consiglio Regionale il 23 maggio per l'approvazione definitiva".Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Giulia Mancinelli