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Emergenza idrica nel pesarese: ordinata la riduzione dei prelievi dal fiume Metauro

La portata dei prelievi di acqua pubblica dai corsi d’acqua superficiali del bacino idrografico del Fiume Metauro sarà ridotta del 50% rispetto a quella prevista nei disciplinari di concessione o nelle licenze annuali di attingimento.

Si tratta di una misura straordinaria decisa con decreto dal dirigente regionale Tutela del Territorio di Pesaro e Urbino, anche in seguito agli esiti della riunione con il Comitato provinciale di Protezione Civile dello scorso 14 luglio.

La prosecuzione dell’andamento climatico particolarmente siccitoso, infatti, che sta determinando una progressiva riduzione delle portate dei corpi idrici e le previsioni meteorologiche che indicano il mantenimento di condizioni di assenza di precipitazioni nel medio periodo, impongono l’adozione di interventi di carattere straordinario per garantire prioritariamente i fabbisogni idrici per l’uso umano, nonché la tutela del corpo idrico dal punto di vista ecologico-ambientale.

Il provvedimento emesso è valido fino al 30 settembre prossimo ed esclude i prelievi destinati per l’uso potabile e per l’abbeveraggio del bestiame. Eventuali modifiche al provvedimento, anche in senso più restrittivo, potranno essere adottate in relazione all'evoluzione delle condizioni meteo-climatiche o di deflusso dei corsi d’acqua.

La violazione degli obblighi può comportare l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 3.000 a euro 30.000 e, nei casi di particolare tenuità, da euro 300 a euro 1.500.

Ulteriori informazioni e chiarimenti possono essere chiesti all’ufficio di riferimento della Regione Marche - P.F. Presidio Territoriale di Pesaro-Urbino (tel. 0721/3768.020-091-018)Puoi commentare l'articolo su Vivere Pesaro


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