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Senigallia: Paolini sulla rapina in villa, "Siamo al brigantaggio, occorrono misure adeguate"

La ennesima rapina in villa a Senigallia, conferma che questa forma di predazione particolarmente violenta, infame, vile e pericolosa per gli sviluppi imprevedibili che può avere che fino a pochi anni fa era confinata nel nord Italia, è ormai di casa anche nelle Marche.

Protagonisti, anche questa volta, banditi dall'accento slavo. Come ha osservato tempo fa l'ex procuratore della Repubblica di Pesaro Palumbo, questa tipologia di delinquenti viene qui pronta a tutto per arricchire in pochi anni per poi investire e fare la vita da signori in patria. Il principale incentivo, come noto a tutti quelli che si occupano della materia, è la lentezza e la mitezza del ns. sistema punitivo. A guardare bene siamo tornati ad una versione 2.0 del brigantaggio ottocentesco che agiva con modalità analoghe, contro case isolate e viandanti. Differenza non irrilevante è costituita dalle conseguenza di tali infami gesti.

Allora, quando li prendevano, l'alternativa era tra la morte sul posto, l'impiccagione o, nella migliore delle ipotesi, lunghi anni di galera vera e dura. In una parola, il crimine non pagava. E infatti il brigantaggio venne debellato, quando lo Stato decise di fare sul serio. Oggi, questi nuovi briganti, sanno che, se catturati, al massimo, faranno un po' di galera preventiva poi, assistiti da un avvocato messo gratuitamente a disposizione dallo Stato, avranno da 4 a 9 anni di libertà prima che la loro sentenza diventi definitiva. In questi lungi dal pentirsi, avranno tempo per commettere altri delitti e arricchirsi per lasciare definitivamente l'Italia prima di poter essere, finalmente, messi in carcere.

Tutto questo deve finire. Certi reati devono essere puniti molto più pesantemente e velocemente, e devono soprattutto precludere a taluni benefici e sconti più o meno automatici o quasi. Oggi, a guardare bene, la legge fa paura più ai cittadini per bene che hai delinquenti. E questo trend deve essere invertito.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Luca Paolini