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Senigallia: maltrattamenti e crudeltà nell'allevamento di suini, il blitz dei Carabinieri scopre torture e atrocità

Torture atroci, maltrattamenti e perfino l'uccisione cruenta. E' un vero e proprio allevamento-lager quello scoperto dai Carabinieri Forestali, all'interno di una nota azienda del territorio che alleva e commercializza suini.

Dalla mattinata di lunedì i Carabinieri Forestali del Nipaaf di Ancona e delle Stazioni Forestali di Arcevia, Genga, Sassoferrato e Senigallia stanno svolgendo una attività di perquisizione disposte dalla Procura della Repubblica di Ancona, presso un allevamento suinicolo del senigalliese nel quale si sarebbero stati perpetrati gravi reati di maltrattamento ed uccisione a danno di alcuni animali allevati.

In particolare alcuni dipendenti avrebbero utilizzato barre in ferro per percuotere i suini e teaser elettrici sulle scrofe gravide in evidenti difficoltà fisiche, oltre ad abbattere gli esemplari non deambulanti o malati con metodi oltremodo cruenti. Particolare attenzione viene rivolta alle condizioni igieniche dei luoghi di detenzione degli animali e sulle procedure di gestione dell’azienda.

Al momento i Carabinieri Forestali stanno accertando, sotto la direzione del Procuratore della Repubblica di Ancona, la presenza di ulteriori elementi di prova a carico del socio amministratore dell’azienda e di alcuni dipendenti considerati i presunti autori materiali delle descritte attività criminose. Le pene previste, per i delitti di uccisione e maltrattamento degli animali, variano da multe fino a 30.000 euro alla reclusione fino a due anni.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Giulia Mancinelli