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Usura, estorsione e prostituzione: maxi sequestro da 4,5 milioni di euro a un imprenditore

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona hanno confiscato beni immobili e mobili per un valore complessivo di oltre 4,5 milioni di euro nei confronti di un imprenditore 59enne, gestore di numerosi locali notturni.

Il provvedimento di confisca, emesso dal Tribunale de L’Aquila, è stato eseguito in diverse regioni del centro Italia e costituisce l’epilogo di una complessa vicenda giudiziaria con al centro la figura di F.R., imprenditore originario del foggiano ma stabilmente radicato da anni in provincia di Teramo, accusato di usura, estorsione, gioco d’azzardo, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e prostituzione. La confisca riguarda 19 immobili, 8 appezzamenti di terreno e le quote societarie di 14 società ubicate nelle province di Teramo, L’Aquila, Rimini, Roma, Ascoli Piceno e Macerata.

Le meticolose indagini patrimoniali condotte dalla Guardia di Finanza hanno portato alla lulce una chiara sproporzione tra quanto fiscalmente dichiarato dall'uomo e dai suoi familiari e l’elevato tenore di vita degli stessi. Secondo quanto ricostruito dai finanzieri l'imprenditore nel corso degli anni aveva creato, tramite familiari e prestanome, una rete di società attraverso le quali operava nei settori edili e dell'intrattenimento in Abruzzo, Marche, Lazio ed Emilia-Romagna.Puoi commentare l'articolo su Vivere Ancona


Marco Vitaloni