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Crack Banca Marche: l'Unione Nazionale Consumatori e il Comune di Jesi fuori dalle parti civili

Nuova tappa verso il processo per il crack di Banca Marche. Lunedì, nel corso della terza udienza tenutasi presso il Tribunale di Ancona, il giudice Francesca Grassi ha accolto 600 richieste di ammissione come parti civili al processo ad accezione di sette soggetti. Tra questi i due "grandi" esclusi sono l'Unione Nazionale Consumatori e il Comune di Jesi.

Sulle richieste di esclusione delle parti civili, presentati in una memoria da un pool di avvocati tra cui gli avvocati Marina Magistrelli, Alessandro Lucchetti, Riccardo Leonardi, Nicola Perfetti, Roberto Tiberi, il giudice ha motivato l'esclusione dell'Unione Nazionale Consumatori, rappresentata dall'avvocato Corrado Canafoglia, in quanto la "questione di legittimità costituzionale proposta non è accoglibile perchè manifestamente infondata", in riferimento alle richieste risarcitorie.

Rigettate invece "tutte le altre richieste di esclusioni delle parti civili formulate dagli imputati", che tradotto significa che sono stati ammessi come parti civili al processo tutti gli altri richiedenti arrivando cos+ ad un totale di ben 3.500 parti civili ammesse.

Escluse poi dal processo anche Ubi Banca spa e Pwc (la Pricewaterhousecoopers, società di revisione che controllava la gestione di Banca Marche), citate come responsabili civili. Il che significa che in coso di condanna nel processo i due soggetti non dovranno pagare il danno stabilito dal Tribunale.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Giulia Mancinelli