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Ceriscioli: "Azzerate le liste d'attesa: ora prenotazioni più veloci e prestazioni più vicine ai pazienti"

In cinque anni la Regione Marche ha fatto un grande lavoro per risolvere il problema di liste d'attesa lunghissime, con attese anche superiori ad un anno. Oggi molto è stato fatto e molti altri cambiamenti arriveranno presto.

La prima cosa che l'amministrazione Ceriscioli ha fatto è stato prendere coscienza del problema, uniformando (catalogo unico delle prestazioni) e digitalizzando (oggi le ricette dematerializzate sono il 60%). Poi le prescrizioni sono state divise in tre fasce, ciascuna con un numero massimo di giorni dalla data di prenotazione a quella di erogazione del servizio.

Oggi quindi la situazione prevede che il cittadino riceva la prestazione sanitaria in un numero di giorni prestabilito. Se la prestazione non è disponibile nella zona di residenza del cittadino questa viene proposta in un'altra zona della Regione. Da qualche mese l'area è stata ristretta alla Zona di residenza e alle zone confinanti.
Ma se la prestazione sanitaria non è disponibile entro la data stabilita è il Servizio Sanitario Regionale a offire un bonus al cittadino. Il bonus consiste nel fatto che il cittadino verrà richiamato e gli verrà proposta una soluzione entro il tempo stabilito. Questo avviene nel 98,1% dei casi per le prestazioni da eseguire in tempi brevi e nel 99% in quelle da eseguire in tempi medi. Non è ancora disponibile un dato per quelle eseguibili entro sei mesi.

Questo è stato possibile anche grazie al recupero di quelle prestazioni che i cittadini non possono più ricevere. Una settimana prima della visita specialistica, della tac o di qualsiasi altra prestazione sanitaria, il cittadino viene richiamato per conferma. E se non risponde al telefono riceve un sms di promemoria.
Da oggi la Regione sarà molto severa nei confronti di quei cittadini che dopo aver prenotato e dopo aver confermato la presenza, sprecheranno una risorsa di tutti non presentandosi. A queste persone verrà chiesto di rendere conto del loro comportamento e se non sarà in grado di offrire una spiegazione soddisfacente gli verrà chiesto di pagare la prestazione. "Non ci interessa guadagnare - ha spiegato il presidente Ceriscioli - vogliamo solo disincentivare lo spreco di preziose risorse pubbliche".

Ora, grazie ad un analisi in tempo reale delle prestazioni la Regione intende restringere l'offerta sanitaira alla sola zona di residenza del paziente, evitando il disagio di chi è costretto a spostarsi anche di molti chilometri. In pratica verranno spostati i medici e non i pazienti.

Il sistema sta già funzionando, in due anni le prestazioni sanitarie erogate dalla regione sono aumentate di circa il 20%. Questo vuol dire che si sono accorciate le liste d'attesa e che molti cittadini non sono più stati costretti a rinunciare.

Una sola criticità è rimasta, ed è quella delle lunghe attese al call center. La soluzione passa attraverso l'informatizzazione. Le prenotazioni oggi possono essere effettuate anche in farmacia (ma sono solo 15 le farmacie che lo fanno in Regione).
In futuro, auspica il presidente Ceriscioli, saranno i medici di base a svolgere direttamente le prenotazioni, mentre fanno la prescrizione. È in corso una trattativa con i medici in tal senso e probabilmente presto partirà una sperimentazione.

Il presidente Luca Ceriscioli è particolarmente soddisfatto dei risultati raggiunti anche perché sono stati raggiunti senza aumentare la spesa pubblica ma razionalizzando le risorse disponibili.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Michele Pinto