Legge elettorale, Dipende da Noi: "La mobilitazione democratica ferma la legge truffa"
Martedì il Consiglio Regionale delle Marche di fatto ha deciso di accantonare la modifica alla legge elettorale che avrebbe privilegiato il centrosinistra e la destra negando lâeleggibilità al Consiglio stesso dei candidati alla Presidenza della Regione delle altre liste.
La decisione dellâAssemblea Legislativa di rinviarne di 5 anni lâapplicazione rappresenta con tutta evidenza un ipocrita tentativo della maggioranza di âsalvare la facciaâ dopo aver preso atto che la subdola manovra non sarebbe passata sotto silenzio e senza proteste nel tessuto democratico marchigiano. Infatti è stata soprattutto la mobilitazione del movimento dâimpegno civile âDipende da Noiâ, insieme a quella del Movimento 5 Stelle e delle numerose figure autorevoli della società , della cultura, delle Istituzioni marchigiane che hanno firmato lâappello contro questa legge-truffa (da Sauro Longhi a Vito dâAmbrosio) a sventare questa manovra tendente a porre fuori gioco le maggiori novità nello scenario politico marchigiano. In assenza della forte mobilitazione contro la modifica alla legge elettorale sarebbe passata.
Questa importante vittoria della democrazia nelle Marche testimonia che il corso della politica si può modificare realmente quando i cittadini si organizzano in movimenti di impegno civile per far valere istanze di giustizia, di correttezza e di impegno sui problemi veri.
Questo episodio - facilmente associabile per la medesima incredibile miopia sia alla gestione regionale del post-terremoto che alla realizzazione dellâospedale-astronave di Civitanova - evidenzia due cose. Anzitutto conferma quanto sia diventato futile il modo abituale di fare politica nella Regione. Ma soprattutto dimostra quando il metodo del costruire insieme le soluzioni ai problemi sia carico di futuro.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche
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