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Alzheimer: all'Opera Pia la prima RSA convenzionata per i malati della regione

Venti nuovi posti di Rsa per malati di Alzheimer, di cui 10 subito operativi ed altri 10 da arrivare entro un anno. E' stata firmata la convenzione tra la Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti e l'Asur per il primo serzio assistenziale di questo tipo nella Regione.

L'annunciato modulo di RSA demenze, pronto già da 15 mesi, autorizzato ed accreditato dalla Sanità regionale, ha subito un ritardo per mancanza di fondi ma ora finalmente è partito, dando così una risposta alla domanda di tante famiglie del territorio. "Con questo servizio aggiuntivo la nostra Fondazione completa il sostegno ad una malattia che si sta diffondendo non solo tra gli anziani ad età avanzata ma anche a persone ancora relativamente giovani .spiega il presidente Mario Vichi- Nel 2003 abbiamo aperto il primo Centro diurno Alzheimer delle Marche, successivamente nella Residenza protetta il numero di anziani colpiti da demenze sono aumentati al punto che oggi dei circa 200 ospiti non autosufficienti metà di loro sono colpiti da questa malattia.

Proprio per questo cinque anni fa abbiamo aperto un modulo Residenza Protetta Demenze e due anni fa ci siamo impegnati per aprire il modulo RSA Demenze. La Fondazione ha creduto in questo servizio e si è impegnata a realizzarlo ma va riconosciuto un merito particolare al dr. Fabrizio Volpini, medico di base, vicino al territorio nonché consigliere regionale e presidente della IV Commissione sanità, il quale ha sostenuto il progetto e ci è stato a fianco nel difficile cammino per arrivare ad ottenere il via agli ingressi. Un grazie anche al sindaco Mangialardi che ci è stato sempre a fianco ed al Direttore del Distretto, dr. Marini, che da Direttore generale regionale ha seguito e sollecitato la conclusione del non facile percorso di approvazione".

Saranno ora i medici di base e degli ospedali a segnalare i casi alla commissione del Distretto ASUR che stilerà una graduatoria assegnando i posti. "L'accesso alla Rsa demenaza avrà una durata di un mese prorogabile di altri 30 giorni, interamente a corico del servizio sanitario -aggiunge il direttore sanitario Vittorio Sgreccia- la rsa nasce per dare ricovero ai pazienti dementi in instabilità clinica per cui l'ospedale è troppo ma non possono neanche essere assistiti adeguatamente nel domicilio".

"Abbiamo lavorato a questo traguardo con tutte le difficoltà del caso ma siamo partiti dall'esperienza del centro diurno e dalla necessità di alleggerire le famiglie. C’era però il problema di assistere i pazienti più gravi  e così abbiamo voluto chiudere la filiera della malattia attivando una rsa demenze che avesse qui il suo luogo natuale -afferma il presidente della Commissione Regionale Sanità Fabrizio Volpini- La Regione ha capito questa esigenza e a siamo arrivati fin qui". "Siamo partiti dieci anni fa con il caffè Alzheimer per arrivare con una visione lungimirante al centro diurno ed ora alla rsa demenza -fa eco il direttore dell'area vasta 2 Alessandro Marini- Si tratta di un percorso di presa in carico del malato che continua".

Il consifliere dall Fondazione Silvano Paradisi ha espresso "grande soddisfazione per la risposta importante che viene data ad un bisogno purtroppo crescente delle famiglie del territorio".Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Giulia Mancinelli