navigazione: Home > > Civitanova: Il Mercato ittico approva il bilancio, Mei e Corvatta: "Privatizzarlo prima possibile"

Civitanova: Il Mercato ittico approva il bilancio, Mei e Corvatta: "Privatizzarlo prima possibile"

Privatizzare il mercato ittico, prima possibile. È la proposta di Stefano Mei e Tommaso Corvatta, ritrovatisi a fare fronte comune dopo aver votato no in consiglio comunale al via libera alla ricapitalizzazione della società, avvenuta poi nel corso della riunione del cda di sabato mattina.

I due consiglieri di opposizione hanno approfondito le motivazioni del loro dissenso, peraltro già esposto nel corso delle scorse riunioni dell’assise civica. «Fino al 2025 il Comune è vincolato a un contratto, ma a nostro avviso si dovrebbe gestire la situazione a fino a quel termine e poi recedere, rendendo la società completamente privata – precisa il portavoce 5 Stelle Mei – il Mic ha sempre generato perdite, se non si cambia marcia sarà sempre così. Le strade percorribili erano diverse rispetto a quella percorsa dall’amministrazione comunale. Innanzitutto il grosso del debito, 290 mila euro, è nei confronti del Comune per cui si sarebbe potuto trovare un accordo per spalmare il rientro con una rateizzazione. Ma non va dimenticato che c’è una quota di perdite di 110 mila euro sorte in questi ultimi due anni di gestione della giunta Ciarapica. Dai numeri forniti e da quelli non forniti dall’amministrazione è impossibile dire se questo piano funzionerà o meno. Si poteva interessare la Corte dei conti con un parere facendolo per tempo, ma a giugno erano tutti impegnati per le elezioni regionali. Come gruppo stiamo valutando se interessarla noi la Corte dei conti con un esposto».

Posizione simile quella presa dall’ex primo cittadino e rappresentante del gruppo Futuro in Comune, contro cui buona parte della maggioranza (quella che ha votato sì) ha puntato il dito delle responsabilità. «Io sono tranquillo, se ci sono stati degli errori riguardanti il recepimento del cambio di normativa sull’imposizione dell’Imu, avvenuto nel 2011, li abbiamo fatti in buona fede, mentre questa amministrazione ha continuato come nulla fosse pur sapendo che non erano più i proprietari degli immobili a dover pagare, in questo il Demanio, ma i concessionari, ovvero il Mic – rilancia Corvatta – il grosso delle perdite arriva da lì, ma non dimentichiamoci la mancata contabilizzazione del cassette di pesce ammalorate, che hanno aperto altre situazioni debitorie negli ultimi anni. L’operazione approvata in consiglio ha diversi profili delicati. In primis, ricapitalizzando e salendo dal 60% al 96% del capitale sociale, il Comune altera i risultati di una gara ad evidenza pubblica tenutasi nel 2000 per scegliere i soggetti privati, oltre al fatto che è vietato dalla legge per una società partecipata avere una componente privata inferiore al 30%. Poi, non è stata fatta alcuna perizia sul valore delle singole quote, il che ha reso del tutto aleatorio l’incremento degli aggi a carico dei pescatori per i prossimi anni. Si fa pagare loro un sacco di soldi in più senza che resti loro qualcosa in mano, vista la decurtazione delle quote. Infine, il Comune può stare in una società partecipata solo per scopi istituzionali ed è tutto da dimostrare che la vendita di pesce lo sia».

Insomma la guardia resta alta, ma intanto la strada sembra imboccata. Sabato mattina il cda del Mercato ittico comunale ha approvato il bilancio 2019, che certifica una perdita di 342 mila euro che sarà ripianata con un intervento da 400 mila euro del Comune. «Ho partecipato alla seduta, come da mandato espresso dal consiglio comunale – sottolinea il sindaco Fabrizio Ciarapica, affiancato all’assemblea dall’assessore al bilancio Roberta Belletti – qui ho ricordato che l’amministrazione comunale, quando si è accorta del problema, ha voluto subito intervenire e cercare una soluzione. Il mercato ittico ha un ruolo importante, ci sono decine e decine di famiglie dietro ai quei lavoratori. In consiglio comunale c’è stato chi è stato favorevole e lo ha espresso col voto e chi, astenendosi o non votando, ha provato a fare il salvatore delle patria ma ha detto no. Il mercato ittico lo ha salvato chi ha votato a favore. Oggi parte un nuovo corso e noi ci crediamo fortemente».

 

È attivo il servizio di notizie in tempo reale tramite Whatsapp e Telegram di Vivere Civitanova.
Per Whatsapp aggiungere il numero 348.7699158 alla propria rubrica ed inviare allo stesso numero un messaggio.

Per Telegram cercare il canale @viverecivitanova o cliccare su t.me/viverecivitanova.

È attivo anche il nostro canale Facebook: facebook.com/viverecivitanova/Puoi commentare l'articolo su Vivere Civitanova


Marco Pagliariccio