Basta attacchi alla Legge 194, Barbaresi (Segretaria Generale CGIL Marche): "Donne devono essere libere di scegliere"
A distanza di 43 anni, lâaborto continua a essere un tema di scontro ideologico. Ancora, come se questa scelta non fosse già abbastanza sofferta e tormentata per le donne, un ulteriore carico di sofferenza viene loro imposto dallâesterno, comâè avvenuto oggi con lâiniziativa inscenata davanti alla Regione dalla chiara matrice integralista.
Quello che i suoi organizzatori considerano come una âbonaria provocazioneâ è in realtà una manifestazione profondamente offensiva della libertà e della dignità delle donne e rappresenta lâennesimo attacco a una legge dello Stato che riconosce il valore dellâautodeterminazione delle donne. Un attacco da condannare esprimendo tutta la solidarietà alla Consigliera Manuela Bora.
Le donne devono poter essere libere di scegliere di essere o meno madri e, nel rispettare la loro scelta, deve essere garantita la loro salute, dando piena attuazione alla legge e concretezza ai diritti delle donne.
Nella nostra regione sono ancora tanti i ritardi da colmare visto che solo il 6% delle interruzioni volontarie di gravidanza avviene con metodo farmacologico: valori ancora troppo lontani dalla media nazionale (21%) e da quelli di regioni come la Toscana (29%), lâEmilia Romagna (37%), la Liguria (38%) o il Piemonte (44%), mentre quasi una donna su dieci deve andare fuori regione per abortire. Eâ poi sconsolante il quadro dei medici obiettori che rappresentano ormai il 70% dei ginecologi ospedalieri e il 30% di quelli dei consultori familiari.
Nelle Marche, le donne non consentiranno passi indietro: câè ancora tanto da fare perché la libertà di scelta e il diritto alla salute delle donne siano realmente e concretamente garantite.
#liberediscegliere
Daniela Barbaresi
Segretaria Generale CGIL MarchePuoi commentare l'articolo su Vivere Marche
Cgil Marche