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Civitanova: I pescatori civitanovesi sono anche "spazzini dell'Adriatico", prende corpo il progetto "Zero plastica in mare"

Ogni anno finiscono nei mari e negli oceani di tutto mondo oltre 8 milioni di tonnellate di rifiuti, la maggior parte dei quali in plastica. Rifiuti che oltre ad essere un rischio per le specie marine, che possono ingerire o restare intrappolati nella plastica dispersa in mare, costituiscono una minaccia per la nostra stessa salute, a causa delle sostanze tossiche veicolate sulle microplastiche.

Per contribuire a frenare l’inquinamento marino, Legambiente Onlus e Bnl Gruppo Bnp Paribas collaborano al progetto “Zero plastica in mare” con l’obiettivo di affrontare una delle più grandi emergenze ambientali di questi ultimi anni. Unico protagonista nelle Marche è il porto di Civitanova Marche in cui i pescatori sono all’opera per ripulire il mare e i suoi fondali. L’attività è stata avviata l’11 gennaio scorso, grazie al coinvolgimento di sei imbarcazioni facenti parte delle due cooperative, che continuano a portare a terra i rifiuti che finiscono nelle loro reti raccogliendone già 120 kg. I volontari di Legambiente, grazie alla collaborazione con il Cosmari che ritira i rifiuti, si sta occupando di monitorare e quantificare i rifiuti provenienti dal mare.

L’iniziativa “Zero Plastica in Mare” lanciata da BNL Gruppo BNP Paribas in partnership con Legambiente, sta interessando porti e corsi d’acqua di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Liguria, Lazio, Marche e Campania.

L’iniziativa è stata presentata in diretta Facebook, alla presenza di Mauro Bombacigno, direttore engagement di Bnl e di Bnp Paribas in Italia; Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova Marche; Giuseppe Cognigni, assessore all’ambiente di Civitanova Marche; Giuseppe Giampaoli, direttore del Cosmari; Ylenia Ritucci, Comandante della Capitaneria di Porto Civitanova Marche; Giuseppe Micucci, vicepresidente di Fedagri Pesca Marche; Francesco Gentile, presidente della cooperativa Piccola Pesca Civitanova Marche; Simone Cecchettini, presidente Legacoop Pesca Marche; Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche; Marco Ciarulli, direttore di Legambiente Marche; Federica Barzbera, ufficio aree protette e biodiversità Legambiente nazionale.

«Con Zero Plastica in Mare – ha affermato Bombacigno – portiamo la nostra strategia di #PositiveBanking sui territori, coinvolgendo le comunità locali per rafforzare l’impegno e la sensibilizzazione verso le tematiche ecologiche, nella convinzione che un ambiente più sano sia una responsabilità collettivae individuale e, sia come azienda socialmente responsabile, sia come singoli collaboratori di Bnl-Bnp Paribas come cittadini. La salvaguardia dell’ambiente è una necessità sempre più urgente e per essere il più efficaci possibile abbiamo voluto insieme a noi Legambiente, concretamente attiva con operatori di alta professionalità e volontari sensibili e motivati».

«Il marine litter – ha dichiarato Pulcini – è una grave e complessa emergenza globale. Il problema va assolutamente affrontato su più fronti, coinvolgendo cittadini, governi, imprese. Con questo progetto, che ci vede impegnati insieme a Bnl Gruppo Bnp Paribas, vogliamo accendere i riflettori sul flusso dei rifiuti provenienti dall’entroterra e che poi arrivano in mare, prevalentemente attraverso i fiumi. Con questa attività vogliamo dimostrare concretamente che la grande battaglia contro i rifiuti si può vincere, ma solo attivando tutta la filiera dei tanti protagonisti del mare, dai pescatori alle istituzioni. Un’esperienza di grande valore che vuole stimolare ancora l’iter legislativo del Salvamare e nelle Marche stimolare il lavoro del tavolo regionale previsto dalla legge contro i rifiuti in mare».

«Con questa iniziativa Zero Plastica in Mare in partnership fra più attori attivi coinvolti e che agiscono concretamente, Legambiente, Bnl Gruppo Bnp Paribas, la nostra amministrazione comunale – ha affermato Ciarapica – le categorie dei pescatori e il Cosmari, si può tentare di contrastare uno sbagliato ciclo dei rifiuti e ancora troppa disattenzione da parte della popolazione. Le plastiche e le microplastiche disperse nelle acque dei fiumi e poi in quelle nel mare rappresentano una grave emergenza ambientale, che non è solo locale ma è globale. In questo senso l’ambientalismo con il supporto delle iniziative private deve dare uno scatto significativo affinché ognuno facendo la propria parte con consapevolezza, difenda i beni collettivi. Non c’è dubbio che per la salvaguardia del pianeta è necessario il lavoro di tutti i Paesi evoluti, ma anche dei Paesi emergenti, del secondo e terzo mondo. Camminare con marce diverse in questo settore non potrà portarci lontano. Civitanova Marche sta facendo la sua parte attraverso un lavoro di cooperazione non solo con i cittadini, ma anche con la sensibilizzazione presso le nuove generazioni nelle scuole, nel coinvolgimento rispettoso e virtuoso degli operatori balneari ed, infine, quello importantissimo delle categorie dei pescatori che hanno aderito subito all’iniziativa promossa da Legambiente e da Bnl Gruppo Bnp Paribas conferendo le plastiche, ritrovate in mare, all’interno dei contenitori apposti nel nostro porto. Un progetto importante in cui la nostra amministrazione insieme al Cosmari ha creduto. Ricordo, inoltre, che Civitanova ha conseguito 17 Bandiere Blu, diverse Bandiere Verdi, Eco-School, e recentemente anche la prima Bandiera Gialla. Siamo onorati e fieri di aver collaborato per primi nella Regione Marche a questo progetto promosso da Legambiente Marche per un mare finalmente libero dalle plastiche. Siamo pronti a verificare al termine del progetto la quantità di rifiuti raccolti dai nostri pescatori cui va il mio più sentito ringraziamento per la collaborazione».

 

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