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Mastrovincenzo: "Il lavoro priorità assoluta per le Marche"

Nei prossimi mesi, anche nelle Marche la priorità assoluta dovrà essere il lavoro. A fine 2020 il tasso di
disoccupazione è salito all’8,3%, le assunzioni sono diminuite dell’11,9% rispetto all’anno precedente, ci
sono 18.000 occupati in meno.

Lo scorso anno si sono attivate ben 63.000 assunzioni in meno rispetto al 2019, solo un decimo rappresentato da contratti stabili. Cultura, commercio, ristorazione, manifatturiero i settori più colpiti nel periodo della pandemia. La scadenza del blocco dei licenziamenti poi rischia di produrre effetti pesantissimi anche nella comunità marchigiana. Vanno quindi attivati interventi di sostegno, riqualificazione e rioccupazione per coloro che purtroppo rischiano di perdere il posto di lavoro. Devono essere contrastate in tutti modi scelte gravi e irresponsabili di delocalizzazioni produttive come quella che vuole attivare la Elica S.p.A.

Vanno sostenute le esperienze delle “imprese rigenerate” che consentano di rilevare aziende in difficoltà a cooperative formate dai lavoratori delle imprese stesse. È poi fondamentale affrontare il tema dell’occupazione dei giovani e delle donne. Per i primi dovranno essere previste forme di incentivazione all’assunzione stabile, promuovendo sempre più l’orientamento, l’inserimento lavorativo dei neolaureati con progetti che coinvolgano le Università, la formazione di nuove competenze, l’alternanza scuola-lavoro, l’apprendistato duale; indispensabili sono poi il potenziamento dei Centri per l’Impiego e una formazione rispondente alle reali esigenze del tessuto produttivo. Per quanto riguarda l’occupazione femminile occorre incentivare tutti i modelli organizzativi e i progetti che valorizzino il welfare territoriale attraverso un utilizzo appropriato dei Fondi europei.

Ovviamente un ruolo importantissimo può essere svolto anche dalla contrattazione decentrata. Significativa sarebbe inoltre l’attivazione di interventi per promuovere la creazione di piccole e microimprese femminili principalmente proprio nei settori in cui la presenza delle donne è più marcata, come commercio e turismo, che sono tra quelli maggiormente penalizzati dal Covid. Una attenzione particolare è da riservare alle persone disabili per le quali si devono attivare forme di collaborazione più stringenti tra i diversi ambiti (sociale, lavoro, sanità) ed è da promuovere una maggiore sensibilizzazione nei confronti di aziende private ed enti locali. Infine, una necessità assoluta: le politiche del lavoro, della formazione, dell’istruzione vanno sempre più integrate e collegate alle politiche di welfare.

Queste proposte saranno presto oggetto di un prossimo atto di indirizzo che ho intenzione di presentare in Consiglio Regionale. Mi auguro che la Giunta, e la maggioranza che la sostiene, comincino finalmente a prendere in considerazione anche i contributi in termini di competenze, idee e proposte da parte dell’opposizione.Puoi commentare l'articolo su Vivere Fabriano


Antonio Mastrovincenzo (generico)