
Zes Unica, Vitri: "Escluso il 96% dei Comuni pesaresi: scelta politica che penalizza le imprese"
«Per la provincia di Pesaro e Urbino il beneficio più importante della ZES Unica, il credito dâimposta per gli investimenti, sarà praticamente nullo perché riguarderà solo Frontone e Serra SantâAbbondio. à un dato drammatico: su cinquanta Comuni, appena due inclusi.
 La consigliera regionale Micaela VItri spiega le motivazioni:  Non è colpa dei criteri stabiliti dallâEuropa, con la Carta aiuti 2021-2027, come ci stanno dicendo Acquaroli e giunta, ma di precise scelte politiche a cui chiedo di rimediare.Va spiegato infatti che i criteri che hanno determinato questa esclusione (quelli previsti dagli Orientamenti europei sugli aiuti di Stato 2021-2027) erano già noti e definiti dalla Commissione, e sono tuttora validi.Sono stati discussi, concordati in sede di Conferenza Stato-Regione nel 2021, e il governo regionale di destra Acquaroli ha proposto  di inserire nelle cosiddette Zone C non predefinite il sud delle Marche quasi interamente, dimenticandosi del pesarese. Anche in fase di revisione intermedia della Carta per il periodo 1â° gennaio 2024-31 dicembre 2027, la sostanza non cambia. Possibile che l'area costiera intorno a Civitanova, Porto San Giorgio e Sant'Elpidio a Mare avesse i requisiti, e l'area tra Pesaro, Fano e Vallefoglia no?  O vogliono farci credere che nel 2021 Serra e Frontone avessero caratteristiche diverse da Lunano, SantâAngelo in Vado e tutti gli altri comuni della nostra provincia? à chiaro che siamo di fronte a una scelta politica del governo Acquaroli, a causa della quale la quasi totalità degli imprenditori della provincia di Pesaro e Urbino non può beneficiare degli aiuti di Stato. E proprio a causa di questa scelta discriminatoria nei confronti del pesarese che, almeno sino al 31 dicembre 2027, ovvero sino a quando resterà in vigore l'attuale Carta, non potranno beneficiare del credito di imposta rafforzato, anche se le Marche sono dentro la ZES. Purtroppo, infatti, una rimappatura dei comuni da inserire nelle Zone C potrà essere fatta solo con il nuovo ciclo di programmazione 2028-2034, a meno che non vengano trovate soluzioni politiche condivise a livello nazionale, soprattutto con le altre Regioni.Per questo presenterò unâinterrogazione in Consiglio regionale - aggiunge  Vitri - per chiedere di intervenire subito, in sede di Conferenza Stato Regioni,  con una nuova mappatura delle zone C, che ovviamente dovrà tenere conto dei requisiti stabiliti dall'Europa nel 2021. In particolare il requisito demografico, nazionale e regionale:  nelle Marche le Zone C predefinite devono avere una popolazione complessiva non superiore a 728 mila abitanti.IMPORTANTEQuesta soglia ha contribuito a determinare il perimetro complessivo della Zona C marchigiana, ma non la definizione dei Comuni, una scelta questa che l'Europa ha delegato alle Regioni. Vitri evidenzia i numeri della disparità :âââââââ¢ââââânella provincia di Ancona sono stati ammessi il 28% dei Comuni;ââââââ⢠    a Macerata 87%;âââââââ¢âââââa Fermo il 77%;âââââââ¢âââââad Ascoli Piceno il 91%;âââââââ¢âââââmentre in Pesaro e Urbino solo il 4%.Governo e Giunta Acquaroli oggi ci dicono che la ZES rappresenta una svolta storica: sì, una svolta storica per il Sud delle Marche a danno della nostra provincia.Eâ vero che la ZES prevede importanti misure che riguardano tutte le Marche, su tutte la  la sburocratizzazione e lo snellimento di certe pratiche di inizio attività (autorizzazioni unica), e i bonus sulle nuove assunzioni.  Ma gli imprenditori pesaresi resteranno tagliati fuori dalla misura più importante: quella del  credito dâimposta agevolato.Chi governa oggi a Roma e ad Ancona ha il dovere, morale e politico, di individuare una soluzione per  compensi il danno subito dalle imprese a causa di una scelta politica scellerata della giunta Acquaroli. Infine, Vitri lancia un appello alla trasparenza e alla verità : Le imprese di Pesaro e Urbino meritano risposte, non promesse.  Puoi commentare l'articolo su Vivere Pesaro
Micaela Vitri
