Sabato 29 Novembre 2025

Pesaro: Cimitero centrale, lapidi rovinate dagli escrementi dei colombi. La protesta dei familiari: “Situazione indecente, fate qualcosa”

Si alza la protesta dei cittadini per le condizioni del Cimitero Centrale di Pesaro, in particolare nel sepolcreto XII, dove da mesi si registra un serio problema legato alla presenza massiccia di colombi. A segnalarlo nuovamente è una famiglia pesarese, che ha inviato una PEC al Comune dopo le precedenti comunicazioni ad Aspes, rimaste – secondo quanto riferito – senza soluzione concreta.

La situazione descritta è grave: loculi, lapidi e suppellettili imbrattati da copiosi escrementi, pavimenti ricoperti di penne, piume e guano, odori forti e una condizione igienica non degna di un luogo di raccoglimento e memoria. “Una scena indecorosa, preoccupante e maleodorante”, si legge nella segnalazione inviata agli uffici comunali.La cittadina, che si reca regolarmente al sepolcreto XII per far visita al padre, racconta di una condizione che si trascina da tempo senza miglioramenti. «La lapide della mia famiglia è stata irrimediabilmente macchiata e corrode giorno dopo giorno. Siamo dispiaciuti, allibiti e anche molto arrabbiati. Non è solo un problema estetico, ma economico e soprattutto igienico-sanitario».Il guano dei colombi, infatti, oltre a danneggiare pietre e marmi, può veicolare malattie come la salmonellosi, creando una potenziale situazione di rischio per chi frequenta quotidianamente il cimitero.Al disagio personale si aggiunge quello collettivo: «Parlando con altre famiglie – riferisce – ho trovato la stessa indignazione. Tutti dicono che la situazione sta diventando insostenibile, ogni giorno peggiore».La richiesta, rivolta ora anche all’amministrazione comunale, è chiara: sanificazione urgente, disinfestazione e misure strutturali per impedire ai colombi di sostare sui tetti, restituendo decoro e sicurezza ai familiari che visitano i propri cari.«È urgente intervenire – conclude la segnalazione – per ripristinare igiene e rispetto in un luogo che merita dignità».Puoi commentare l'articolo su Vivere Pesaro