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Mangialardi: "Difficile seguire i continui cambi di casacca che caratterizzano la politica marchigiana"

Sta diventando davvero difficile, se non impossibile, seguire i continui cambi di casacca che caratterizzano la politica marchigiana. Cerco di mettermi nei panni dell'elettore medio, che non può dedicare tutto il proprio tempo a seguire i trasformismi dei singoli rappresentanti, a meno di non farsi venire dei gran mal di testa.

Ricollocazioni e riposizionamenti che mai o quasi mai rappresentano dei veri mutamenti nei convincimenti intimi di carattere politico, ma che invece molto spesso attengono alla sfera delle convenienze e degli interessi di tipo personalistico, per trovare spazi magari preclusi altrove. La lista è quasi infinita, e non è un bel segnale, perché la politica non dà bella mostra di sé con questo tipo di operazioni! Da mesi assistiamo a continue transumanze, di cui il centrodestra è quasi esclusivamente assoluto protagonista. Chiara Biondi (assessora regionale in carica): passata dalla Lega a Forza Italia. Stesso percorso per Monica Acciarri, consigliera regionale, che replica quanto già fatto dalla collega Lindita Elezi e da Mirko Bilò, eletti con la Lega, ma transitati in Forza Italia già da qualche mese. Anche Marco Marinangeli ha lasciato la Lega, con cui si era candidato, per fondare Noi Moderati nelle Marche. Dal canto suo, però, la Lega ha guadagnato di recente un nuovo esponente, Luca Santarelli, quello che possiamo considerare come il principe della ricollocazione, rispetto al quale sarebbe davvero troppo lungo ripercorrere i trascorsi nei vari partiti, movimenti, liste. Inoltre, abbiamo poi Giacomo Bugaro che si candida “da indipendente” in Fratelli d’Italia, anche se fino a ieri era iscritto a Forza Italia, di cui anzi era uno dei massimi dirigenti. Di più, siamo venuti a conoscenza che ci sarà anche un terzo candidato Presidente, Claudio Bolletta, passato prima alla Lega, poi a Fratelli d’Italia fino a ieri e oggi con “Democrazia Sovrana e Popolare” di Marco Rizzo. E siamo solo all’inizio, chissà quante ne dovremo vedere ancora di situazioni simili da qua alle elezioni regionali! Il fatto che il Partito Democratico (partito a cui ho aderito sin dalla nascita e che non ho mai abbandonato) abbia un dibattito interno trasparente e sì magari anche un po’ chiassoso non può essere la scusa per ricevere lezioni da parte di un centrodestra che ha grossi problemi al suo interno, pur tentando assai maldestramente di mascherarli. Meglio un onesto dibattito interno per costruire una vera unità di intenti che ci permetterà di vincere le elezioni regionali con Matteo Ricci, rispetto a una destra che fa di valori e appartenenze semplici autobus su cui salire o scendere alla bisogna.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Maurizio Mangialardi (consigliere)