
Monitoraggio qualità dellâaria, nelle Marche rispettata la soglia minima per i principali inquinanti
Soddisfazione da parte dellâassessore regionale allâAmbiente Stefano Aguzzi per la votazione allâunanimità questa mattina, nel corso della seduta del Consiglio regionale, dellâatto amministrativo relativo al monitoraggio quinquennale sulla qualità dellâaria nel territorio regionale.
âà un atto molto importante â ha commentato Aguzzi - predisposto dagli uffici dellâAssessorato allâAmbiente che ringrazio per il lavoro eccellente che è stato portato avanti e prova ne è anche il fatto che è stato votato da tutta lâaula e di questo sono particolarmente soddisfattoâ. Il monitoraggio sulla qualità dellâaria ha cadenza quinquennale. Come stabilito da un decreto legislativo, la Regione ha suddiviso il territorio marchigiano in due zone considerate omogenee per le loro caratteristiche predominanti: la zona costiera e valliva e la zona collinare montana. Il monitoraggio approvato oggi si riferisce allâaggiornamento quinquennale della classificazione delle zone, con i dati raccolti dalla rete regionale di monitoraggio atmosferico nel periodo 2020-2024. âMi fa molto piacere dire che la qualità dell'aria nella regione Marche, non è peggiorata â ha continuato Aguzzi - anzi, per alcuni parametri può dirsi migliorataâ. Dal riesame della valutazione è infatti emerso che, dal 2020 al 2024, la classificazione non è cambiata per gli inquinanti biossido di zolfo, piombo, monossido di carbonio, arsenico, cadmio, nichel, benzo(a)pirene e benzene, che non hanno superato la soglia di valutazione inferiore in nessuna parte del territorio regionale. Il livello di biossido di azoto nella zona costiera e valliva è migliorato significativamente, scendendo al di sotto della soglia di valutazione inferiore, sia per il valore limite orario che per il valore limite annuale, garantendo così una maggiore protezione della salute umana in queste aree. Le polveri sottili PM2,5 peggiorano nella zona costiera e valliva superando la soglia di valutazione superiore. Tale superamento è avvenuto nella sola centralina di Chiaravalle/2 nellâultimo triennio. Le polveri sottili PM10 migliorano nella zona collinare montana e sono minori della soglia di valutazione inferiore. Non sono superati i valori limiti per la protezione della salute umana. âSeppure si registra questo leggero superamento delle polveri sottili nella zona costiera e valliva â conclude Aguzzi - si tratta di situazioni localizzate. Ricordo che lâassessorato allâAmbiente ha investito 3 milioni di euro per far sì che venissero realizzate nuove aree boscate a ridosso delle città della costa e a ridosso dei Comuni a maggiore intensità di traffico veicolare e con maggiore concentrazione di aree industriali. Continueremo comunque a monitorare e a trovare soluzioni per migliorare la qualità dellâariaâ.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche
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