
Farmaci carenti, le Marche approvano il progetto sperimentale per la gestione centralizzata
La Giunta regionale ha approvato il progetto sperimentale per la gestione centralizzata dei farmaci carenti. Obiettivo dellâintervento è garantire una risposta tempestiva ed efficiente alle criticità legate alla disponibilità di medicinali essenziali sul territorio marchigiano.
âQuesto progetto sperimentale rientra nellâimpegno che abbiamo assunto come Giunta regionale per garantire ai cittadini il diritto alla salute e alla cura, anche tramite il rafforzamento dellâequità nellâaccesso ai farmaci sul territorio regionale, pur in situazioni di emergenza o scarsità â dichiara il vicepresidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - Poniamo un ulteriore tassello nel percorso di ammodernamento della sanità e di potenziamento dei servizi a beneficio dei cittadiniâ.Il progetto sperimentale approvato prevede lâistituzione di un canale unico regionale per la richiesta, lâapprovvigionamento e la distribuzione dei farmaci importati, centralizzando tutte le fasi del processo. Questa modalità organizzativa consente di uniformare i farmaci importati ed assicurare lâequità di erogazione su tutto il territorio regionale; ridurre i tempi di attesa per lâapprovazione e la fornitura dei farmaci importati; ridurre i costi a carico del Servizio Sanitario Regionale relativamente allâimportazione e al prezzo di acquisto.  La carenza di un farmaco si determina quando l'azienda che detiene l'Autorizzazione all'Immissione in Commercio per un determinato medicinale (Titolare AIC) non può assicurarne la fornitura e quindi questo âmancaâ su tutto il territorio nazionale. La carenza di un farmaco che interessa tutto il territorio nazionale, può avere carattere temporaneo o permanente e può essere determinata da diverse problematiche riconducibili al Titolare AIC, come, ad esempio, lâirreperibilità del principio attivo, problematiche legate alla produzione, provvedimenti di carattere regolatorio, scelta commerciale del Titolare AIC, ma anche dallâimprevisto aumento delle richieste o ad una emergenza sanitaria.Il D.lgs. n. 219/2006 stabilisce lâobbligo per i Titolari AIC di comunicare in maniera tempestiva ogni stato di carenza, così come ogni cessazione temporanea o permanente della commercializzazione. La carenza di farmaci, fenomeno in costante crescita e di rilevanza globale, è aggravata da fattori economici e geopolitici che rischiano di compromettere la continuità terapeutica dei pazienti e aumentare il carico gestionale per le strutture sanitarie. In tale contesto, lo strumento principale messo a disposizione dallâAgenzia Italiana del Farmaco (AIFA) è lâautorizzazione allâimportazione di farmaci analoghi autorizzati e commercializzati allâestero, destinati a sostituire temporaneamente i farmaci non reperibili sul mercato nazionale.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche
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