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Corinaldo: strage della Lantenza Azzurra. Confermate in appello le condanne, pena ridotta per un socio della Magic

La Corte d’Appello ha confermato le condanne di primo grado per quasi tutti gli imputati del processo bis sulla strage della Lanterna Azzurra di Corinaldo, costata la vita a cinque minorenni e a una giovane madre nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018.

Si tratta del procedimento abbreviato che ha riguardato sette dei nove imputati coinvolti: due avevano scelto il patteggiamento, rinunciando quindi al secondo grado di giudizio. Tra i condannati figurano i proprietari del locale Letizia Micci, Mara Paialunga, Alberto e Marco Micci, il dj e gestore Marco Cecchini, il socio della società Magic Carlantonio Capone e il responsabile della sicurezza Gianni Ermellini. L’unica modifica riguarda proprio Capone, per il quale la Corte ha deciso una riduzione della pena da 4 anni e 2 mesi a 3 anni e 4 mesi, escludendo un’aggravante legata alla normativa antinfortunistica, che secondo la Procura generale non era stata considerata correttamente in primo grado.Per gli altri imputati, le pene restano invariate: 4 anni per Letizia Micci e Mara Paialunga, 3 anni e 8 mesi per Ermellini, 4 anni per Alberto e Marco Micci, 5 anni e un mese per Marco Cecchini. In quest’ultimo caso, una contravvenzione si è prescritta ma non ha avuto impatto sulla condanna complessiva. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni. Le accuse contestate, a vario titolo, sono di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e disastro colposo.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Giulia Mancinelli