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Cinghiali e danni, Coldiretti: “Ecco i ristori dell’Atc An2, finalmente si torna alla normalità”

Dopo il danno e la beffa, ora finalmente arrivano i ristori. Sta tornando il sereno tra le aziende agricole all’interno dell’Atc An2, dopo l’avvio dei pagamenti a saldo di tutti i danni subiti da fauna selvatica fino al 2024.

Una partita che era rimasta sospesa nel limbo con la precedente governance e che ora il commissario Pierluca Milletti, figura chiesta a gran voce da Coldiretti nei mesi scorsi per riportare equilibrio nei conti dell’organismo, è riuscito a dirimere intercettando molte risorse regionali. “Con la precedente amministrazione – spiegano da Coldiretti – si erano create dinamiche folli, con ricadute altamente negative per tutti gli agricoltori. Per questo, nel denunciare le gravi inadempienze, avevamo chiesto l’arrivo urgente di un commissario ed ora, nel ringraziare il dottor Milletti per il prezioso lavoro, rivendichiamo questo efficace percorso verso il risanamento”. L’Atc An2, comprende i comuni di Ancona, Camerano, Castelbellino, Castelfidardo, Castelplanio, Cerreto d’Esi, Cupramontana, Fabriano, Filottrano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Mergo, Monte Roberto, Numana, Offagna, Osimo, Polverigi, Rosora, S. Paolo di Jesi, S. Maria Nuova, Serra S. Quirico, Sirolo e Staffolo, un territorio dove la pressione degli animali selvatici, soprattutto cinghiali, ha registrato negli ultimi anni medie annuali di circa 158mila euro di danni concentrati soprattutto tra cereali, girasole, legumi e vigneti. “La situazione sta tornando alla normalità – evidenzia Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – e ci attendiamo anche il ristoro delle ultime partite, ma l’obiettivo degli agricoltori resta quello di poter lavorare, non di rincorrere risarcimenti. Saremo pronti a difendere gli agricoltori in qualsiasi contesto si renderà necessario". Secondo il direttore regionale di Coldiretti, Alberto Frau “si tratta di una nostra vittoria politica che pone un grande esempio sulla differenza tra chi fa le cose e chi invece si limita a lamentarsi sui social perché è il nostro modo di lavorare, con pochi proclami e molta concretezza per avere risultati in favore degli agricoltori”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Jesi


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