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Luciano Darderi in continua ascesa: “Ho giocato molto nelle Marche. Con Alcaraz allo US Open è stata un’ottima esperienza”

Proseguiamo con le interviste della rubrica ‘’VS Sport’’ di Vivere Senigallia. Quest’oggi siamo con un ospite speciale. Abbiamo intervistato con grande soddisfazione Luciano Darderi, attuale numero 34 del ranking ATP che si è gentilmente concesso ai quotidiani Vivere. Dopo i recenti e ottimi risultati, ci racconta i suoi obiettivi.

Luciano Darderi dopo un inizio di stagione un po’ complicato sembra aver finalmente trovato la giusta quadra. Non solo è molto vicino dal sorpassare il suo miglior ranking ottenuto lo scorso anno (numero 32 ATP), ma i migliori risultati sono arrivati sul cemento, dove meno se l’aspettava. Allo US Open da poco giocato ha raggiunto il terzo turno, uscendo sconfitto da Carlos Alcaraz, il suo miglior risultato in questo torneo del Grande Slam. Il lavoro paga e Luciano lo sa bene. Lo leggiamo anche dalle sue dichiarazioni dove punta sempre a migliorare ranking e prestazioni nelle gare. Il tennista del 2002 ha ancora molto tempo per migliorare e chissà se lo vedremo in futuro occupare posizioni ancor più alte della classifica mondiale. Un ringraziamento al suo agente Andrea Del Federico che ne ha permesso il contatto. Foto di ATP.Hai avuto una prima parte di stagione che non è andata secondo le tue aspettative, in questa seconda sembri aver trovato un livello decisamente migliore. Cosa è cambiato nell’arco di questi mesi?Ad inizio dell' anno ho testato una nuova racchetta che pensavo più performante. Ci ho giocato fino ad Indian Wells. Poi sono tornato all'attuale modificando alcuni parametri e sono arrivati i successi dei tre ATP vinti, terzo turno a Wimbledon e US Open.Sul cemento stai ben figurando. Te l’aspettavi?Si. Prima di Miami ho lavorato due settimane senza giocare tornei per migliorare sul veloce ed i risultati un po' alla volta si stanno vedendo. Penso di poter migliorare ancora del 70%.Ci racconti le tue sensazioni della partita con Alcaraz allo US Open? Hai dichiarato più volte che sarebbe stata un’esperienza. Sei contento o potevi far di più?Tanta emozione nel giocare contro di lui sull’Arthur Ashe Stadium, dove avevo potuto giocare veramente poco nella mia carriera da professionista. È un grande giocatore. La prossima volta sono sicuro che sarà una partita diversa.Hai mai giocato nelle Marche?Si ho giocato tantissimi tornei da ragazzo, poi il Challenger di San Benedetto. Sono molto legato alle Marche in quanto la mia famiglia è originaria di Fano.L’Italia può vincere la Coppa Davis anche quest’anno?Me lo auguro. La prima volta delle finali in Italia. Sarebbe bellissimo per tutto il movimento tennistico italiano.Come vorresti concludere questa stagione?Mi piacerebbe entrare in top 20 e giocare la Coppa Davis con l'Italia. Due sogni. Però… i sogni possono diventare realtà.  Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Edoardo Diamantini (@vivere.news)