
Movimento 5 Stelle: "Turismo nelle Marche: Acquaroli brucia 12 milioni per lâATIM mentre gli operatori affondano per la crisi"
Il turismo marchigiano vive una delle peggiori stagioni degli ultimi anni, con cali di presenze che in alcune zone superano il 30%. Mentre alberghi e stabilimenti chiudono prima del previsto, la Giunta Acquaroli finge che tutto vada bene e continua a bruciare milioni in un ente inutile e screditato.
I dati parlano chiaro: il turismo marchigiano è in affanno, tra delusione degli operatori balneari, mancanza di strategie e una promozione del territorio inefficace. Le cause? Scelte politiche sbagliate, sprechi milionari e totale assenza di visione.Il simbolo di questo fallimento ha un nome preciso: ATIM â Agenzia per il Turismo e lâInternazionalizzazione delle Marche.Un carrozzone creato dal centrodestra che è costato oltre 12 milioni di euro ai cittadini marchigiani, dodici milioni sottratti a imprese, infrastrutture e borghi, spesi per mantenere un poltronificio d'oro e finito al centro di inchieste e indagini giornalistiche nazionali, come quelle trasmesse da Report, per inefficienza e duplicazione di funzioni rispetto agli uffici già esistenti.La Corte dei Conti ha già parlato chiaro: lâATIM è un "doppione costoso e poco efficace". Nonostante questo, Acquaroli e la sua giunta continuano a sostenerla, destinando fondi pubblici che avrebbero potuto, e dovuto, essere impiegati in ben altro modo, a favore delle imprese turistiche, delle infrastrutture e della promozione integrata del territorio.A fronte di questo sperpero, le politiche turistiche regionali non solo non hanno prodotto risultati tangibili, ma hanno addirittura aggravato la situazione. Nessun piano strategico, nessuna visione sistemica, nessuna concertazione con gli operatori. Solo slogan vuoti e campagne promozionali estemporanee, prive di coerenza, senza alcuna valutazione dâimpatto reale.Il Movimento 5 Stelle ha già denunciato più volte questa gestione fallimentare, proponendo nel proprio programma una visione alternativa, strutturata e concreta per il rilancio del turismo.Le Marche devono diventare una destinazione integrata, riconoscibile, orientata alla qualità e alla sostenibilità . Serve un piano strategico pluriennale costruito con gli operatori del settore, serve una formazione diffusa, una rete di accoglienza efficiente, una promozione digitale intelligente e, soprattutto, serve âfare sistemaâ, superando logiche clientelari e autoreferenziali.Le nostre proposte sono chiare:⢠chiusura dellâATIM e reinternalizzazione delle competenze allâinterno del Servizio Turismo regionale, con personale formato e stabilizzato,â¢Â costituzione di un Osservatorio regionale indipendente, che guidi la pianificazione sulla base di dati e analisi concrete,⢠adozione di un Testo Unico del Turismo per semplificare norme e favorire gli investimenti,⢠sviluppo di una promozione turistica pluriennale, con target definiti e azioni coordinate a livello nazionale e internazionale,⢠valorizzazione dei borghi, del turismo esperienziale, ambientale e culturale, ma con progetti veri, non le solite narrazioni di facciata,⢠investimenti in infrastrutture, banda ultra-larga, aeroporto e intermodalità , per rendere le Marche finalmente raggiungibili e competitive.La Regione Marche ha potenzialità enormi: un patrimonio naturale, culturale e umano straordinario. Ma queste potenzialità vengono sistematicamente sprecate da una giunta che ha scelto di usare il turismo come vetrina politica, invece che come leva di sviluppo economico e sociale.Il Movimento 5 Stelle Marche continuerà a battersi per una gestione trasparente, partecipata ed efficace del turismo regionale, perché i cittadini meritano risultati, non sfilate propagandistiche, e le imprese del settore hanno bisogno che il turismo torni ad essere motore di sviluppo, lavoro e futuro, non lâennesimo terreno di sprechi e privilegi.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia
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