navigazione: Home > Politica > La premier Meloni ad Ancona per la campagna elettorale di Acquaroli: “Abbiamo reso l’Italia centrale e affidabile”

La premier Meloni ad Ancona per la campagna elettorale di Acquaroli: “Abbiamo reso l’Italia centrale e affidabile”

Il centrodestra cala tutti gli assi per portare a casa la vittoria elettorale. A sostenere la rielezione del governatore uscente alle elezioni regionali del 28 e 29 settembre sono arrivati ad Ancona mercoledì pomeriggio tutti i big nazionali. A cominciare dalla premier Giorgia Meloni.

Sul palco si sono susseguiti i vari leader del centro destra, dal vice premier e leader della Lega Matteo Salvini, ministro e leader di Forza Italia  Antonio Tajani, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi e il segretario dell'Udc Antonio De Poli. “Operiamo in un contesto complesso – ha affermato la presidente del Consiglio nel suo intervento – ma lo abbiamo trasformato in un’occasione per dare all’Italia la possibilità di essere affidabile, centrale, autorevole e schietta. Non era scontato che dopo tre anni ci fosse ancora più fiducia in noi, e questo ci ripaga di qualsiasi fatica”. Un passaggio importante è stato dedicato al conflitto in Medio Oriente: “La reazione di Israele è decisamente sproporzionata, un quadro che non può che peggiorare con l’occupazione di Gaza City, una scelta che l’Italia non può condividere. I terroristi di Hamas continuano a rifiutarsi di liberare gli ostaggi, ma la pace si costruisce con risposte, non solo con slogan”. La Meloni ha poi denunciato il clima di odio nei confronti suoi e del governo: “Nessuno in Italia è oggetto di tanto disprezzo come me, e difficilmente posso odiarmi da sola. Qualche giorno fa un consigliere comunale ha detto ‘Vi abbiamo appeso a testa in giù già una volta’. Serve riportare il dibattito dove deve stare. Esiste un vero e proprio business dell’odio: ogni giorno leggo post carichi di insulti, quasi sempre accompagnati da un invito a comprare qualcosa, un libro o un biglietto. Le lezioni di morale da queste persone non le accetto”.Dal palco, la premier ha rilanciato anche sui temi economici: “La Borsa italiana registra una delle performance migliori d’Europa, i titoli italiani sono richiestissimi e lo spread è ai minimi da quindici anni. Questo ci farà risparmiare miliardi che potremo investire su sanità, lavoro e imprese. Già oggi ci sono stanziamenti record per la sanità”. Poi la stoccata all’opposizione: “Ho sentito Conte dire che il suo progetto è mandare a casa Meloni. Ma io governo per gli italiani, non contro qualcuno. La sinistra non azzecca previsioni da decenni: dicevano che il nostro governo sarebbe caduto dopo pochi mesi, e invece stiamo per diventare il terzo più longevo della Repubblica”. Meloni ha voluto sottolineare anche i dati sul lavoro femminile: “Sotto il primo governo guidato da una donna, l’occupazione delle donne cresce. Questa è la vera libertà e parità: non dover scegliere tra carriera e maternità, non essere discriminate”.Infine, un messaggio di compattezza al centrodestra: “Siamo insieme da trent’anni e continueremo a governare insieme. Non sprecheremo questa occasione storica. Non ci dimentichiamo quando con i soldi di chi lavorava si salvavano le banche o si finanziavano i superbonus per le seconde case. Oggi c’è chi parla di salario minimo come grande soluzione: in dieci anni di governo avrebbero potuto farlo, ma si occupavano di altro”. Il comizio si è chiuso tra gli applausi, con la premier che ha stretto la mano ad Acquaroli: “Le Marche meritano stabilità e visione, e Francesco ha dimostrato di avere entrambe”.Puoi commentare l'articolo su Vivere Italia


Giulia Mancinelli (mail marche)