navigazione: Home > Politica > Coldiretti Marche incontra i candidati, l’agricoltura al centro del confronto

Coldiretti Marche incontra i candidati, l’agricoltura al centro del confronto

Un confronto serrato, aperto e concreto. Questo lo spirito con cui Coldiretti Marche ha organizzato oggi l’incontro con i due candidati alla presidenza della Regione Marche, Francesco Acquaroli e Matteo Ricci, per discutere delle priorità del settore agricolo.

È stata la presidente regionale Maria Letizia Gardoni ad aprire il dibattito con un intervento sulle politiche europee e regionali. “L’agricoltura marchigiana – ha sottolineato – sta vivendo una fase di profonda difficoltà, aggravata da crisi internazionali, dazi e da un accordo Mercosur che rischia di penalizzare duramente le nostre filiere, in primis carne, riso e zucchero. L’ulteriore taglio della Pac previsto dall’Ue potrebbe ricadere sulle piccole e medie imprese. Chiediamo impegni concreti su come la Regione potrà intervenire a tutela del comparto”. A seguire, Francesco Fucili ha messo a fuoco le criticità della zootecnia nelle aree interne, tra rincari dei costi, concorrenza estera sleale ed emergenze sanitarie. “Ogni azienda che chiude – ha detto – significa perdita di presidio umano e sociale. Servono politiche che riconoscano il valore economico, ambientale e culturale del lavoro degli allevatori”. Il presidente Stefano Mazzoni ha poi richiamato l’urgenza di misure contro i cambiamenti climatici: siccità, piogge torrenziali e gelate minacciano ogni anno le produzioni. La richiesta a Regione e governo è chiara: invasi moderni, piani di tutela idrogeologica e strumenti assicurativi accessibili. Spazio quindi al tema del vino, primo prodotto agroalimentare marchigiano per export. Tommaso Di Sante ha illustrato le difficoltà del settore, tra calo dei consumi e rischio di nuovi dazi, indicando come priorità la semplificazione burocratica e la promozione internazionale. Acquaroli e Ricci, incontrati separatamente, hanno risposto alle sollecitazioni dei vertici Coldiretti illustrando i rispettivi programmi per l’agricoltura, prima di apporre la firma al documento con cui l’organizzazione agricola ha sintetizzato richieste e proposte. Un segnale di attenzione verso il mondo agricolo che, nelle Marche, resta una leva strategica per economia, ambiente e identità del territorio.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche


Coldiretti Marche