
Fermo: Scandalo diplomificio: tre indagati all'istituto Giovanni Paolo II di Fermo
La Guardia di Finanza ha scoperto una rete di "diplomi facili" che dalle Marche alla Campania garantiva la maturità dietro pagamento di seimila euro. Nel mirino anche l'istituto fermano che ha già perso la parità scolastica.
 L'operazione della Guardia di Finanza di Bologna ha portato alla luce un sistema di diplomifici che si estendeva dal capoluogo emiliano fino alle Marche e alla Campania. Tra gli istituti coinvolti figura anche il Giovanni Paolo II di Fermo, con tre soggetti locali finiti sotto inchiesta, seppur con responsabilità minori rispetto agli altri indagati.Il centro dell'organizzazione era un noto centro studi bolognese specializzato nel recupero anni scolastici. Secondo gli inquirenti, la struttura fungeva da fulcro di una rete composta da dieci persone che, con la complicità di alcuni istituti paritari, garantiva diplomi sicuri dietro il pagamento di circa seimila euro.Il sistema prevedeva l'utilizzo di veri e propri broker che indirizzavano gli studenti bolognesi verso istituti paritari compiacenti nelle diverse regioni. Per ottenere il titolo di studio venivano prodotti falsi attestati di frequenza per i corsi di competenze trasversali e orientamento, requisito indispensabile per l'ammissione all'esame di Stato. Inoltre, per sostenere gli esami in altre regioni, gli studenti presentavano false autodichiarazioni di domicilio.L'istituto Giovanni Paolo II di Fermo era già finito nel mirino delle autorità . Appena un mese fa il Consiglio di Stato aveva accolto il ricorso del Ministero della Pubblica Istruzione, revocando la qualifica di parità scolastica e condannando la struttura al rimborso delle spese processuali.L'operazione ha portato al sequestro preventivo del centro studi bolognese, di un'unità locale a Firenze, di un istituto paritario in provincia di Napoli e di una società con sede a Bologna. Le indagini, coordinate dalla Procura di Bologna, hanno coinvolto i reparti della Guardia di Finanza di Firenze, Macerata, Civitavecchia, Fermo e Nola.Il giro d'affari illegale riguardava principalmente l'anno scolastico 2023-24 e includeva anche la redazione di compiti scritti non datati e pagelle con false attestazioni da parte dei dirigenti coinvolti.Puoi commentare l'articolo su Vivere Fermo
Danilo Monterubbianesi