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Assemblea legislativa delle Marche: ecco chi entra in Consiglio Regionale

La nuova Assemblea legislativa delle Marche prende forma dopo le elezioni che hanno riconfermato Francesco Acquaroli con il centro destra alla guida della Regione Marche.

La distribuzione dei seggi consegna la maggioranza al centrodestra, guidato da Fratelli d’Italia che porta in aula ben 10 consiglieri: Francesco Baldelli e Nicola Baiocchi da Pesaro, Marco Ausili e Giacomo Bugaro da Ancona, Corrado Canafoglia e Silvia Luconi da Macerata, Pierpaolo Borroni da Macerata, Andrea Putzu da Fermo, Francesca Pantaloni e Andrea Cardilli da Ascoli.Alla Lega spettano 3 seggi, con Enrico Rossi (Pesaro), Renzo Marinelli (Macerata) e Andrea Maria Antonini (Ascoli). 3 anche per Forza Italia, che elegge Tiziano Consoli (Ancona), Gianluca Pasqui (Macerata) e Jessica Marcozzi (Fermo). A completare lo schieramento della maggioranza Giacomo Rossi per Civici Marche (Pesaro), Paolo Calcinaro per la lista I marchigiani per Acquaroli (Fermo) e Luca Marconi per l’Udc (Macerata).Sul fronte dell’opposizione, il Partito Democratico porta in Consiglio 6 rappresentanti: Micaela Vitri (Pesaro), Valeria Mancinelli e Maurizio Mangialardi (Ancona), Leonardo Catena (Macerata), Fabrizio Cesetti (Fermo) ed Enrico Piergallini (Ascoli). La lista civica del presidente elegge Massimo Seri (Pesaro) e Antonio Mastrovincenzo (Ancona).Completano il quadro Andrea Nobili per Avs (Ancona), Marta Ruggeri per il Movimento 5 Stelle (Pesaro) e Michele Caporossi per Progetto Marche Vive (Ancona).In totale l’Assemblea legislativa sarà composta da 29 consiglieri più il presidente della Regione. La mappa dei seggi racconta un equilibrio politico chiaro: il centrodestra, trainato da Fratelli d’Italia, dispone di 18 seggi complessivi, mentre il centrosinistra e le altre forze di opposizione sommano 11 seggi, con il Partito Democratico come principale gruppo di minoranza. Naturalmente i primi dei non eletti nelle liste di maggioranza hanno una ultima chance, qualora il presidente Acquaroli attingesse (cosa ovvia) ai consiglieri eletti nominandoli assessori. In quel caso si liberarebbero posti in consiglio regionale per i primi dei non eletti.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Giulia Mancinelli