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Chiaravalle: rubano oro e contanti ad una 90enne. Denunciate due donne di Alba Adriatica

I Carabinieri della Stazione di Chiaravalle, a conclusione di indagini, hanno identificato e denunciato alla Procura della Repubblica di Ancona, per furto aggravato in concorso, una 48enne originaria di Giulianova e una 50enne originaria di San Benedetto del Tronto, entrambe residenti ad Alba Adriatica e già note alle forze dell’ordine.

 I fatti risalgono al pomeriggio del 6 giugno scorso quando le due donne, col pretesto di richiedere di informazioni su un appartamento in vendita in uno stabile nel centro di Chiaravalle, avevano bussato alla porta di una 90enne residente nello stesso edificio e dopo aver carpito la sua fiducia mostrandosi gentili e affabili, si erano accomodate in casa a chiacchierare con l’anziana. Come da classico copione, durante la conversazione le sconosciute erano riuscite a distrarre la proprietaria e a frugare nei cassetti della sua camera da letto, trafugando dalla stanza numerosi gioielli in oro (tra cui ricordi di famiglia) di ingente valore e 500 euro in contanti. Fatta incetta di preziosi, si erano poi dileguate frettolosamente. A seguito della denuncia presentata dal figlio della vittima sono scattate immediate indagini. L’intera zona è stata passata al setaccio per rinvenire immagini utili dai sistemi di videosorveglianza pubblici e privati. Sono stati così acquisiti dei fotogrammi nitidi dei volti, registrati da un “occhio magico digitale” (uno spioncino dotato di telecamera a registrazione continua) di un appartamento dello stesso stabile. Gli identikit delle presunte autrici, corrispondenti in tutto alla descrizione fornita dalla vittima, sono stati poi diramati anche fuori regione a tutti i comandi dell’Arma, considerato che la tecnica utilizzata per compiere il furto è tipica di bande organizzate che si muovono anche per lunghe distanze dai luoghi di origine e operano in particolare nelle aree del centro-nord Italia. L’intuito dei militari di Chiaravalle è stato premiato poiché, con il concorso di colleghi di altri comandi che avevano già avuto a che fare con le due donne, si è arrivati all’identificazione delle stesse, che peraltro risultano non nuove a compiere furti con le medesime modalità “teatrali”.L’episodio, culminato con la denuncia delle autrici, evidenzia ancora una volta la necessità di prestare particolari cautele contro i malintenzionati che, come nel caso specifico, si presentano alla posta ben vestiti e con modi apparentemente affabili. È inoltre necessario che la rete solidale di protezione degli anziani, che inizia proprio dall’ambito familiare, sia sempre solida, attiva e vigile, anche nel ribadire in continuazione ai loro cari in età avanzata l’importanza di essere sempre cauti e -se necessario- diffidenti, contattando subito le forze dell’ordine (al Numero Unico di Emergenza 112)  ad ogni minimo dubbio. Va sottolineata anche l’importanza di accompagnare, alla protezione in ambito familiare, il ricorso a piccoli stratagemmi tecnologici (ad es. lo spioncino digitale) facilmente reperibili sul mercato a costi contenuti ma estremamente efficaci anche in termini di prevenzione.  Puoi commentare l'articolo su Vivere Jesi


Sara Santini