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Senigallia: Ponte Morandi, la procura chiede 18 anni e mezzo per il senigalliese Giovanni Castellucci, ex amministratore di Autostrade

La procura di Genova ha chiesto una condanna a 18 anni e 6 mesi di carcere per Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia (ASPI), imputato nel processo per il crollo del ponte Morandi del 14 agosto 2018, in cui persero la vita 43 persone. Castellucci, 65 anni, è originario di Senigallia.

I pubblici ministeri Walter Cotugno e Marco Airoldi hanno formulato la richiesta di pena più alta tra i 57 imputati del processo, che comprende dirigenti e tecnici di Autostrade e di Spea Engineering, la società incaricata dei controlli strutturali. Le accuse vanno dal disastro colposo all’omicidio plurimo aggravato, derivato dall’omicidio stradale.Secondo la procura, il crollo sarebbe stato conseguenza di una precisa strategia aziendale volta a ridurre i costi di manutenzione per aumentare i profitti. I magistrati hanno parlato di “un’enciclopedia di elementi negativi” a carico dell’ex amministratore, accusato di aver ignorato consapevolmente i segnali di degrado del viadotto per motivi di carriera e vantaggi economici.Castellucci ha seguito l’udienza dal carcere di Opera, a Milano, dove si trova detenuto dopo una precedente condanna a sei anni per disastro e omicidio colposo in relazione all’incidente avvenuto in provincia di Avellino nel 2013, in cui morirono 40 persone.Autostrade per l’Italia e Spea Engineering hanno già patteggiato complessivamente circa 30 milioni di euro e sono state escluse dal procedimento penale. Nei prossimi giorni prenderanno la parola le parti civili e la difesa. Il tribunale punta a una sentenza di primo grado entro agosto 2026, ottavo anniversario della tragedia.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Michele Pinto