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Civitanova: Virtus World Athletics Championship 2025 Anthropos in vetta al medagliere

I Mondiali di atletica Virtus, andati in scena a Brisbane in Australia, si sono conclusi ieri con la ripartenza delle varie rappresentative nazionali, compresa quella azzurra della FISDIR, composta da 22 componenti, con 7 portacolori dell’Anthropos capaci di fare incetta di medaglie.

Un evento indimenticabile per il team Italia con 41 medaglie (20 ori, 11 argenti e 10 bronzi) e la vetta del medagliere davanti ai padroni di casa (46 medaglie complessive con solo 10 ori). Nel ricco bottino azzurro la parte del leone è senza ombra di dubbio dell’Anthropos che, con le sue 15 medaglie individuali (7 ori con annessi 3 primati mondiali, 3 argenti e 5 bronzi individuali) cui si aggiungono le 2 medaglie nelle staffette (1 oro con record mondiale ed 1 bronzo) con ben 3 frazionisti su 4 nostri, può senza dubbio ambire all’appellativo di prima società al mondo nell’atletica Virtus! I 7 atleti del sodalizio civitanovese sono tornati con almeno una medaglia. Tutti meritano quindi una menzione in ordine alfabetico dopo la nostra unica rappresentante femminile in gara:Chiara Zeni di Lugano (Svizzera), categoria II2, ha rispettato le attese con il doppio oro e annessi primati mondiali nei 100m (15”15) e nei 200m (31”60) e con l’argento nel salto in lungo. Mario Alberto Bertolaso di Padova, categoria II1, ha conquistato l’oro, con annesso primato mondiale (43”26), nella staffetta 4x100 e il bronzo nella staffetta 4x400.Salvatore Gabriele Bianca di Gela (CL), categoria II1, si è presenta al mondo Virtus con un exploit che ha lasciato tutti a bocca aperta: oro con record del mondo (3m) nel salto con l’asta, oro con primato italiano nei 110m ostacoli e argento nel salto in alto.Luigi Casadei di Ancona, categoria II1, ha confermato di essere il più grande giavellottista al mondo con uno strameritato oro.Raffaele Di Maggio di Torretta (PA), categoria II1, non arrivava al top della condizione al termine di un anno difficile, ma ha dato il suo apporto al bronzo della 4x400.Ndiaga Dieng di Montecassiano, categoria II1, reduce da una trasferta lunga con lo storico titolo di campione iridato negli 800m a Nuova Delhi, si è confermato anche in Australia il miglior mezzofondista prendendosi negli 800m un altro oro. Non contento, l’atleta dell’Anthropos ha conquistato altre medaglie: il bronzo, con annesso primato personale, nei 400metri piani, l’oro nella staffetta 4x100 e il bronzo nella 4x400. Andrea Mattone di Novara, categoria II3, ha rinforzato i muscoli del colle con le sue 6 medaglie: il bronzo nel getto del peso, nei 200m, nel salto in lungo e nei 100m, l’argento nel lancio del disco, ma soprattutto l’oro nei 400m. Nello staff tecnico Federale a Brisbane c’era anche il tecnico dell’Anthropos, Massimo Bianca, che così si è espresso durante il viaggio di ritorno: “I nostri ragazzi si sono ottimamente comportati andando tutti a medaglia con un bottino di 10 medaglie d'oro 3 argento e 8 di bronzo comprese le staffette. Questo dimostra le qualità tecniche e umane degli atleti dell’Anthropos, società che fa dell’inclusione la sua principale caratteristica insieme a risultati agonistici di primissimo piano”.Il presidente Nelio Piermattei:  “Non è semplice evitare di ripetermi. Continuiamo a raccogliere allori e risultati di livello straordinario in kermesse complicatissime come a Brisbane, dove c’erano oltre 300 atleti in gara. Questo testimonia la valenza e la solidità del nostro progetto e del nostro modo di vivere lo sport a 360 gradi, dal ludico motorio al tetto del mondo. Il bottino di medaglie vinte dai nostri ragazzi in Australia, guardando il medagliere con i padroni di casa secondi fermi a 10 ori, difficilmente tutti appartenenti ad atleti dello stesso Club locale, fa di Anthropos la prima società al mondo come medagliere societario nell’evento. Un orgoglio assoluto. Come ho scritto oggi ai nostri ragazzi, li ringrazio per le straordinarie emozioni che hanno regalato a me in primis e a tutti coloro che all’Anthropos sono affezionati. Grazie anche ai loro straordinari tecnici, che con passione e competenza giornalmente li preparano per appuntamenti come questi, e grazie alle loro famiglie per i sacrifici che fanno sostenendoli e assecondando il loro amore per lo sport.”Puoi commentare l'articolo su Vivere Civitanova


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