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Senigallia: Olivetti al processo per l'alluvione 2014 a L'Aquila, "A Ostra emergenza gestita secondo le regole"

È stato ascoltato martedì il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, in qualità di primo cittadino di Ostra durante la tragica alluvione che devastò Senigallia nel 2014, nell'ambito del processo in corso presso il Tribunale de L'Aquila che vede otto imputati tra ex sindaci, dirigenti e funzionari di Comune, Provincia e Regione.

L’udienza ha messo a confronto la gestione dell’emergenza nei due Comuni.  Olivetti ha ripercorso in aula le ore concitate dell’alluvione, spiegando di essere rimasto costantemente in contatto con la Prefettura e con la sala operativa regionale della Protezione Civile, di aver inviato i vigili a controllare il livello del fiume e i ponti e di aver disposto la chiusura delle scuole, tutto secondo le competenze del Comune di Ostra.Secondo quanto riferito, il personale del Comune di Ostra aveva seguito corsi di formazione in materia di protezione civile e risultava preparato ad affrontare emergenze di quel tipo. La deposizione di Olivetti è stata seguita da altri interventi che hanno ricordato le difficoltà operative vissute a Senigallia nelle stesse ore, definite “improvvise” e “caotiche”.  La difesa degli imputati ha poi controbattuto che, nelle ore più critiche, le comunicazioni telefoniche risultarono difficili o interrotte, ostacolando il coordinamento degli interventi. I legali hanno inoltre evidenziato come i contesti di Ostra e Senigallia non fossero sovrapponibili, definendo “una forzatura” ogni parallelismo tra le due gestioni dell’emergenza. Il processo è stato aggiornato all’11 novembre per l’audizione dei tecnici impegnati nei primi interventi dopo l’esondazione.Puoi commentare l'articolo su Vivere Senigallia


Giulia Mancinelli