
Siglato il patto per il lavoro 2.0. Ebam: "La bilateralità artigiana è una comunità che cresce insieme"
Da una stagione di rinnovi contrattuali per 12mila imprese artigiane e 60mila lavoratori al Patto del Lavoro 2.0 che è passato per la sottoscrizione di un accordo regionale interconfederale che ha introdotto, per la prima volta, la âBilateralità marchigianaâ.
Nella regione più artigiana dâItalia, considerando la quota delle imprese attive dellâartigianato sul totale delle imprese attive e la quota di occupati nellâartigianato sul totale degli occupati, si è istituito un contributo integrativo del Fondo di Sostegno al Reddito con lâobiettivo di migliorare e ampliare le attuali prestazioni Ebam mettendo a sistema le migliori energie âperché, - come ha detto Riccardo Battisti, Presidente Ebam nellâintroduzione - la bilateralità artigiana non è solo un sistema ma una comunità che cresce insieme, giorno dopo giorno, ed Ebam rappresenta il contenitore ed esecutore degli accordi tra le parti socialiâ. Per Massimo Giacchetti, vicepresidente di Ebam âla bilateralità marchigiana migliora le misure di sostegno al reddito già in essere assumendo una responsabilità sociale che fa dellâEbam, in maniera sempre più condivisa, la casa del mondo artigianoâ. Da Riccardo Giovani, Presidente di EBNA Ente Bilaterale Nazionale Artigianato, la testimonianza che la bilateralità artigiana âè in grandissima forma â ha assicurato - contando un milione di lavoratori iscritti allâente bilaterale e 230 mila imprese svolgendo funzioni fondamentali per quanto riguardo prestazioni di welfare che contribuiscono a migliorare il benessere dei lavoratori e delle loro famiglieâ. âPer quanto riguarda le Marche â ha concluso - è una regione che sta dimostrando una grande vitalità dal punto di vista delle relazioni sindacali e dellâartigianato nonostante il momento di crisi di alcuni settori. Alla politica chiediamo attenzione per un aiuto a superare i momenti congiunturali delicati e di farci lavorare nella nostra autonomia per scrivere regole per i rapporti di lavoro che siano funzionali allo sviluppo del sistema artigianaleâ. Per il vicepresidente di Ebna Angelo Emilio Colombini ânelle Marche si è intrapresa la strada giusta stabilendo un percorso virtuoso che permette di dare una risposta ai lavoratori e alle imprese che vivono un momento di trasformazione e al passo con i tempi che cambianoâ. Nellâinterlocuzione con la politica âoccorre â ha detto - che il governo defiscalizzi la contrattualizzazione collettivaâ. Infine, il plauso allâaccordo grazie al quale âle Marche sono punto di riferimento avendo dato prima di altri, risposte concrete, definendo un rapporto chiaro e orizzontale tra imprese e lavoratoriâ.Nella sua relazione il prof. Michele Faioli, Docente di Diritto del Lavoro allâUniversità Cattolica di Milano e tra i massimi esperti italiani in tema di bilateralità artigiana, ha messo insieme due concetti legati alla bilateralità e alla sua centralità : âcome si evolve il sistema di relazione sindacale in virtù del ruolo della bilateralità nel perseguire il welfare, e se la bilateralità , spinta dalla contrattazione collettiva, riesce a dare risposte esaustive rispetto alle esigenze dei lavoratori individuando risorse economiche e prestazioni atteseâ. Faioli ha anche parlato di un âLaboratorio Marche, considerando che lâistituzione paritetiche sono un mezzo per realizzare il fine vero, quello della tutela della dignità dei lavoratori e di spingere lâimpresa a innovare migliorando i processi organizzativi stando in maniera più competitiva nei mercati. Ci vuole il coraggio di modificare gli accordi regionali â ha concluso - aggiornarli, puntando ad un miglioramento perché cambiano i tempi e le Marche hanno dimostrato di avere questo coraggioâ.Da questo punto di vista, infatti, nelle Marche le parti datoriali regionali (Confartigianato, Cna, Claai, Casartigiani) e sindacali (Cgil, Cisl e Uil) hanno dato una risposta chiara sottoscrivendo un accordo regionale interconfederale che introduce, per la prima volta, la âBilateralità marchigianaâ istituendo un contributo integrativo del Fondo di Sostegno al Reddito con lâobiettivo di migliorare e ampliare le attuali prestazioni Ebam migliorando le misure di sostegno al reddito già in essere avendo a disposizione un plafond di oltre 2 milioni per 22 diverse tipologie di sostegno al reddito. Si punta su formazione, sicurezza, attenzione alla famiglia.Lâevento si è concluso con la Tavola Rotonda nella quale si sono confrontati i rappresentanti delle sigle datoriali e sindacali firmatarie dellâaccordo per la bilateralità artigiana con i referenti della politica regionale rappresentata dal consigliere Andrea Putzu, Presidente della Commissione Consiliare Lavoro e dal consigliere Antonio Mastrovincenzo, vicepresidente della stessa Commissione.Nelle Marche la bilateralità artigiana che questâanno festeggia 30 anni ha sempre rappresentato un modello di eccellenza, con iniziative di qualità che si sono tradotte in servizi concreti per le imprese e i lavoratori. Il percorso di crescita è stato straordinario. Nel 2009 câerano 4.865 imprese e 22.834 lavoratori iscritti ad Ebam; nel 2024 i numeri sono incrementati salendo 11.464 imprese e 59.642 lavoratori a conferma della maturità del sistema bilaterale artigiano nelle Marche, una crescita resa possibile dalla volontà collettiva delle Parti Sociali con Accordi Interconfederali e dalle categorie nella contrattazione di settore.Puoi commentare l'articolo su Vivere Marche
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